“Mediterraneo: Keramikos 2020”, riapre l’esposizione dedicata al mondo della ceramica
Lo scorso 1 febbraio è stata riaperta la mostra che, inauguratasi lo scorso 20 dicembre, era stata purtroppo sospesa per problemi di sicurezza lungo il percorso di accesso al museo. Si tratta dell’esposizione “Mediterraneo: Keramikos 2020” ospitata nella Sezione Orientale del Museo Duca di Martina di Napoli, mostra di scultura ceramica contemporanea, curata da Lorenzo Fiorucci e organizzata dall’Associazione culturale Magazzini della Lupa, in collaborazione con il Polo museale della Campania e il Museo Duca di Martina.
“Mediterraneo: Keramikos 2020” sarà visitabile fino al prossimo 18 aprile 2020. L’esposizione è corredata da un catalogo edito da Freemocco, con presentazione di Anna Imponente, introduzione di Luisa Ambrosio e testi di Valentina Fabiani, Lorenzo Fiorucci, Domenico Iaracà, Francesca Pirozzi, Marco Maria Polloniato. Durante la rassegna espositiva, inoltre, si terranno al Museo Duca di Martina eventi collaterali, di cui sarà data apposita comunicazione: si tratta di eventi finalizzati alla divulgazione, al confronto e alla valorizzazione della scultura ceramica italiana nel più vasto orizzonte dell’arte contemporanea.
Tema centrale di tutta l’esposizione è il Mediterraneo che rappresenta da sempre il filo conduttore che lega Napoli, la sua storia e la sua cultura, alla materia prima per eccellenza: la terra, con cui nei secoli l'uomo ha elaborato forme, narrato storie, impresso credenze, mescolato culture talvolta molto lontane e diverse, capaci oggi di offrire suggestioni formali, evocare itinerari e memorie di viaggi che riecheggiano anche nelle collezioni del Museo Duca di Martina.
Sul tema si sono interrogati ben 26 artisti che possono essere suddivisi in tre ambiti. Una prima sezione può essere definita “Omaggio” e rappresenta un tributo a quattro maestri della scultura del Novecento, quali Clara Garesio, Muky, Giuseppe Pirozzi e Franco Summa. Altre due sezioni sintetizzano le modalità con cui gli artisti si sono relazionati al Mediterraneo: “Memoria del Mediterraneo”, con opere di Toni Bellucci, Andrea Caruso, Tonina Cecchetti, Eraldo Chiucchiù, Giorgio Crisafi, Carla Francucci, Evandro Gabrieli, Mirna Manni, Sabine Pagliarulo, Angela Palmarelli, Antonio Taschini; e “Metafora del Mediterraneo”, in cui espongono Rosana Antonelli, Luca Baldelli, Massimo Luccioli, Massimo Melloni, Riccardo Monachesi, Sabino de Nichilo, Marta Palmieri, Attilio Quintili, Mara Ruzza, Stefano Soddu, Alfonso Talotta.
La biennale “Keramikos”, nata nel 2007 con l’intento di valorizzare la ceramica quale medium espressivo, testimonia la vitalità di una tradizione scultorea antichissima e la sua sempre più assidua presenza sulla scena artistica contemporanea. Dal 2014 è ideata e organizzata dall'associazione culturale Magazzini della Lupa di Tuscania, che negli anni ha contribuito a diffondere, attraverso mostre e pubblicazioni, la conoscenza della scultura ceramica contemporanea.
Questa edizione partenopea conferma l'impostazione data dal curatore Lorenzo Fiorucci all'edizione di Viterbo nel 2018, perfezionandone ulteriormente la proposta: non più una visione che storicizza il contemporaneo, ma all'opposto le ricerche odierne che attualizzano e riflettono attorno ad un argomento che attraversa la storia.