“Mostre online: Santiago Calatrava. Nella luce di Napoli”
Fino al prossimo 10 Maggio sarà possibile visitare virtualmente una mostra d’arte interamente dedicata all’archistar Santiago Calatrava. L’evento, intitolato proprio “Santiago Calatrava. Nella luce di Napoli” sarà ospitato al Museo e Real Bosco di Capodimonte e disponibile sul canale YouTube del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, per la campagna La cultura non si ferma, arriva Santiago Calatrava.
Nella luce di Napoli (https://www.youtube.com/watch?v=5vwtAXS7oIA ).
Per l’occasione saranno esposte 400 opere, tra disegni e modelli, di una delle figure più importanti e discusse del panorama architettonico mondiale. Santiago Calatrava è un architetto e ingegnere ma anche pittore, scultore, disegnatore e ideatore di numerose opere di fama internazionale.
L’esposizione, voluta dallo stesso protagonista è stata curata da Sylvain Bellenger (direttore del Museo e Real Bosco di Capodimonte) e dalla moglie dell’archistar Roberta Calatrava. L’evento è stato organizzato dalla Scabec, società regionale dei beni culturali, patrocinata dalla Regione Campania mediante i fondi europei POC (Programma Operativo Complementare 2014-2020) e realizzata proprio grazie alla collaborazione dello Studio dell’architetto, ingegnere e artista Calatrava.
L’architetto è sempre stato noto ai più per essere uno spirito eclettico e costantemente irrequieto. Un animo artista che insegue l’eterna ricerca di una meta più grande dell’uomo. Si tratta proprio di uno studio che Calatrava ha condotto negli anni sull’equilibrio tra il volume e la luce. Questi elementi altro non sono che le “materialità” principali sulle quali ha sempre fondato il proprio concetto di architettura.
Un tema che viene affrontato fin dall’antichità da numerosi architetti che giunge ancora oggi, sino ai giorni nostri, con grande attualità. Il volume e la luce possono considerarsi indubbiamente gli elementi da porre il relazione, con sapienza e studio, al fine di cercare di creare un’architettura opportuna.
Non è sicuramente il primo, né l’ultimo architetto, che porrà la sua attenzione su questo tema, ma la sua capacità di indagine incessante e caparbia ad oggi ci ha permesso di godere delle grandi opere che egli stesso ha realizzato in numerosi città europee.
La sua attenzione in questo caso si focalizza proprio su Napoli, intesa come culla del Mediterraneo e crocevia di saperi, intuizioni, e input provenienti dalla mescolanza di culture e civiltà che ne caratterizza la propria storia da secoli.
La città di Napoli si pone ancora una volta come fulcro di ispirazione per la propria commistione di caratteristiche e la capacità di coniugare tra loro elementi in contraddizione. Una fonte di ispirazione, di riflessione e di grande dibattito per l’insieme delle sue fragilità e delle sue potenzialità.