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Maggio dei Monumenti: “Giordano Bruno 20/20: la visione oltre le catastrofi”

Scritto da Felicia Trinchese Il . Inserito in Mostre

Maggio dei Monumenti

A partire dallo scorso 2 maggio, fino al prossimo 31 di questo stesso mese, ha riavuto il via la storica manifestazione culturale napoletana “Maggio dei Monumenti” a cura dell’Assessorato alla Cultura e al Turismo secondo le nuove modalità dettate dall’emergenza Covid-19 sui canali social dell’Assessorato alla Cultura e al Turismo.


Come è noto, il “Maggio dei Monumenti” è una rassegna culturale che si svolge principalmente nel centro storico di Napoli, nell'arco del mese di maggio, e che prevede una serie di eventi quali visite guidate, concerti, attività teatrali, mostre ed iniziative varie, organizzate attorno ad un tema cardine, individuato di anno in anno dall’Amministrazione comunale.

Con il DPCM del 31 gennaio 2020 e i successivi, a seguito del diffondersi dell’epidemia del suddetto Covid-19 e la conseguente sospensione di manifestazioni, eventi e spettacoli di qualsiasi natura che comportano affollamento di persone tale da non consentire il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale, l’Assessorato alla Cultura e al Turismo ha lavorato a ridefinire l’organizzazione e lo svolgimento del “Maggio dei Monumenti” rimodulando la manifestazione in un programma di attività artistico-culturali con una modalità on line che l’assessorato sta sperimentando già dal 9 marzo, vale a dire dall’inizio del lockdown, con il palinsesto quotidiano intitolato #NONFERMIAMOLACULTURA che in meno di due mesi ha raggiunto circa 2 milioni e mezzo di visualizzazioni e la partecipazione di centinaia di artisti e personaggi del mondo della cultura.

Il tema di quest’anno è “Giordano Bruno 20/20: la visione oltre le catastrofi”. Questa edizione è dedicata a Giordano Bruno, filosofo di Nola, pensatore moderno, eclettico, autore di innumerevoli tesi scientifiche, teologiche e filosofiche, che inquietarono così profondamente l’ortodossia cattolica da spingere il tribunale dell’Inquisizione a condannarlo al rogo, dopo interminabili processi e audizioni, durante i quali Bruno scelse di non ritrattare mai alcuna delle sue convinzioni.

In aggiunta al tema si aggiunge il doveroso e sentito omaggio al filosofo Aldo Masullo, cittadino onorario della città di Nola, appena scomparso, a cui è stata dedicata la giornata inaugurale della manifestazione, lo scorso sabato 2 maggio, con interventi in video del Ministro dell’Università e della Ricerca Gaetano Manfredi, del Sindaco di Napoli Luigi de Magistris, dell’Assessore alla Cultura e al Turismo Eleonora de Majo e di Nuccio Ordine, ordinario di letteratura italiana all'università della Calabria che è intervenuto in diretta con una lectio dal titolo “La filosofia come maniera di vivere: Masullo lettore di Bruno”.

Per il Maggio dei Monumenti edizione 2020 la novità sarà l’ambientazione dei contributi culturali nei luoghi monumentali della città, noti e meno noti, nelle chiese, nei chiostri, nei teatri storici, chiaramente senza pubblico e rispettando le norme di sicurezza vigenti, ad esempio la Certosa e Museo di San Martino, l’Antico Teatro romano all'Anticaglia, il Cortile delle Statue in via Paladino, il Convento di San Domenico Maggiore, la Chiesa di San Severo al Pendino in via Duomo, il Complesso Monumentale Real Casa della SS. Annunziata, l’Osservatorio Astronomico di Capodimonte, il Cimitero delle Fontanelle, il Maschio Angioino, il Museo Ferroviario di Pietrarsa, il Museo Filangieri, lo Spazio Comunale Piazza Forcella.

Quelli sopra citati sono solo alcuni dei luoghi che hanno aderito al progetto rendendosi disponibili ad aprire. I templi della cultura, ma anche piccoli gioielli meno conosciuti si riempiranno a maggio di artisti e performer che, da soli, si esibiranno per il pubblico collegato online. Da casa si avrà solo la visione dell’esibizione, ma anche, e soprattutto, una visione nuova dei luoghi monumentali della città, senza pubblico, scenografie che mai più si spera di rivedere così ma che nella loro solitudine e nella loro disperazione rappresentano loro stessi un’opera d’arte.