“Le Regole degli Amanti” di Yari Selvetella
«Hanno capito che cosa c'è di speciale nel loro amore:
è che giocano, perciò fanno così sul serio.»
«Yari Selvetella narra la storia dei due amanti attraverso i loro racconti, che si intrecciano come se fossero i diari di questa vita clandestina, erotica, di questo grande amore che ha deciso di essere palpitante e appassionante, rimanendo dentro la clandestinità» - Francesco Piccolo, La Lettura
Innamorarsi da adulti è quasi sempre difficile poiché siamo consci che quel sentimento irragionevole e luminoso espone al rischio del ridicolo e soprattutto mette ancor di più di fronte a scelte importanti. Ed è esattamente quel che capita ai protagonisti di quest’affascinante vicenda amorosa.
Se “il romanzo è il genere delle domande” - come scrive Javier Cercas - dal momento in cui si incontrano i due protagonisti di questo racconto, Iole e Sandro, le loro vite iniziato a gravitare intorno ad un solo interrogativo incessante: come proteggere la felicità dell'amore dallo scorrere del tempo? Per superbia o per leggerezza, Iole e Sandro credono di avere una risposta da cui partire cioè sanno che cosa non vogliono.
I due protagonisti desiderano ardentemente fuggire dalla noia dell'epoca sazia di cui sono figli, senza però mettere in discussione i loro matrimoni resi opachi dalla quotidianità ma illuminati dai rispettivi amatissimi figli. Soli, in mezzo al brusio del mondo, provano perciò ad immaginare un percorso che metta il loro sentimento al riparo dall'assuefazione e si impegnano a fare della loro coppia segreta il luogo di una continua ricerca e non un punto d’arrivo.
La loro storia inizia alla fine degli anni'80: Iole è sposata con Nicola mentre Sandro è sposato con Letizia. I due hanno un rapporto molto particolare e - per sperimentare gli incanti dell'amore clandestino ma, allo stesso tempo, vivere tutto totalmente ed alla luce del sole con altri compagni, con i figli e lungo altre strade - sentono l’impellente bisogno di stabilire un patto trentennale basato sulle cosiddette “regole degli amanti”, in modo da "teorizzare la relazione” per poi ricordarla dolcemente anche dopo tantissimi anni. Secondo questo decalogo, Iole e Sandro devono realizzare i desideri perché non esistono desideri irrealizzabili, deve nascere un amore lieve - quindi sono persone, non oggetti – e soprattutto non devono appartenersi ma amarsi e trattare ognuno per quello che sogna di essere e non per quello che gli altri pensano.
In “Le Regole degli Amanti” – edito da Bompiani - Yari Selvetella ci dona due protagonisti quanto mai veri e vibranti, appassionati, sconsiderati e sostanzialmente egoisti. In questo sconvolgente, a tratti scandaloso e decisamente emozionante racconto - dove non ci sono né veli né sconti, né ipocrisia né giudizio ma soltanto un uomo ed una donna con tutti i loro pregi e difetti, vizi e virtù, meschinità e magnanimità, piccolezze e grandezze - l’autore riesce a tratteggiare con grande maestria l’attualità della borghesia italiana che, con la sua oramai scarsissima qualità, serpeggia attraverso piccole miserie e visionarie accensioni nello scorrere del nuovo millennio.
Conducendo il lettore direttamente nel cuore e nelle vene pulsanti dei protagonisti, l’ars letteraria di Yari Selvetella ci restituisce tutto il loro ardore - animati come sono da una profonda fede nelle parole – e ci parla di un bisogno d’intensità che ci commuove e ci riguarda tutti nel profondo ma, soprattutto, sapientemente costruisce un'appassionata indagine letteraria sulla possibilità di un “grande amore romantico” (tipico dei romanzi ottocenteschi) al giorno d’oggi.
Buona Lettura.