“Nudi”, il sesso degli italiani raccontato da Giuseppe Cruciani
Dissacrante, irriverente, demistificatorio: sono questi gli aggettivi che meglio riescono a definire “Nudi”, il nuovo libro edito da “La nave di Teseo”, scritto dal giornalista Giuseppe Cruciani.
Cruciani è il noto conduttore del programma radiofonico “La Zanzara”, su Radio 24, e ricordo ancora vividamente le prime volte che ho ascoltato la sua voce in radio, ormai più di cinque anni fa, e le sensazioni incredibili provate all’epoca.
Un mare di domande mi sommersero tutte di un botto: il Gruppo 24 ore non dovrebbe vietare le costanti parolacce? Le liti tra ospiti, ascoltatori e conduttori sono reali? Quest’insolito e impressionante conduttore, non è che stia godendo della situazione catastrofica e delirante in cui si ritrova più ingabbiato ogni minuto che passa?
Le risposte a queste domande, col senno di poi piuttosto ingenue, alla fine le ho trovate.
Una cosa che ancora non riesco a trovare, invece, è un motivo, anche uno soltanto, per smettere di ascoltare “La Zanzara”.
Ma veniamo al presente, e quindi all’ultimo libro di Cruciani. “Nudi”, con il sottotitolo “Il sesso degli italiani”, è una raccolta ricchissima di interviste alla radio, ma anche e soprattutto di interviste inedite, realizzate dall’autore in forma privata, con tutte le accortezze del caso, intervallate dal racconto dinamico e schietto delle proprie esperienze sessuali, anche quelle “perverse”, come un linguaggio moralisticamente corrotto vorrebbe oggi.
Chi sono gli intervistati? Persone comuni, vip televisivi e personaggi resi celebri dai media, anche tra i più discussi dall’opinione pubblica, come scambisti, prostitute, sessodipendenti, feticisti e dominatori. Tutti si mettono a nudo, svelando le proprie passioni, spesso sorrette da solidi ideali e in ogni caso accomunate da un fervente e quasi estremo senso della libertà.
In fondo è proprio la Libertà, quella con L maiuscola, per cui Giuseppe Cruciani si è sempre battuto ferocemente, ed è la ragione per cui mi appare difficile demonizzarlo, come in tanti hanno fatto e continuano a fare.
Non occorre essere d’accordo con tutto ciò che Cruciani pensa e sostiene senza l’ombra del pudore in radio, nei suoi libri e in televisione. Non c’è in gioco il rifiuto o l’adesione a un’ideologia politica o filosofica particolare, ma se si ritiene che esistano certe parole proibite, alcune frasi che sarebbe meglio non dire, se ci si offende facilmente, allora Cruciani non è ciò che fa per voi; oserei dire, non ve lo meritate.