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Serenè: la nuova webserie ambientata a Napoli

Scritto da Maddalena Maria Sorbino Il . Inserito in Cinema & TV

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La webserie “Serenè” ha da poco iniziato le riprese nella città di Napoli.

Diretta da Brando Improta e prodotta dall’Associazione Volumineide, vanta un cast ricco e articolato che si prefigge di riportare alla luce l’atmosfera musicale degli anni ‘50.

 

Si tratta certamente di una sceneggiatura originale, a metà tra la favola e la commedia romantica. “Una storia d’amore sui generis”, racconta Brando Improta, attore, regista e sceneggiatore, su Il Mattino, “Al centro delle vicende troveremo Serenella, una ragazza romantica e d’animo buono, che per tentare di realizzare il suo sogno sentimentale chiederà aiuto a Cupido in persona. Ma naturalmente, quando c’è di mezzo il dio dell’amore, non tutto va come ci si aspetta”.

Il tutto, per un lasso di tempo concepito nell’arco di dieci episodi.

La protagonista Serenella sarà interpretata da Adele Vitale e sarà accompagnarla sul set da due personalità di tutto rispetto: Massimo Carrino, che interpreterà il demone Asmodeo, e Niko Mucci nel ruolo del padre della protagonista. Lo stesso Improta interpreterà il dio dell’amore Cupido. Insieme a loro Gigi Laperuta, Enzo Esposito, Sole Artesi, Alberto Vito, Alessandra Barile, Roberta Caruso, Roberto Ormanni, Maria Elena Zuccaro, Alessandro Piemontese e Ciobby Gulotta.

Per quanto riguarda le musiche, invece, esse sono composte da ben 12 compositori: Paolo Maccaro e Marco Cassese per le sigle di ogni episodio. E ancora Fabiana Martone, Maurizio Capone, Oscar Montalbano, Alessandra Tumolillo, Giuseppe Spinelli, Daniele Montuori e Roberta Niero, Carlo De Rosa (Ventinove e Trenta), Toni Tonelli, LePuc, Simone Pedalino & Roberto Ormanni, Maria Laura Passaro e Amedeo Guida.

Il desiderio ambizioso è di costruire una commedia romantica all’italiana che strizzi l’occhio ai grandi musical degli anni Cinquanta. Per affrontare questa sfida, sin dal primo momento, ho pensato di rivolgermi ad alcune delle migliori forze artistiche che popolano la scena napoletana”, afferma, infine, il regista Improta.

Una serie che va seguita e studiata con attenzione, una “bella idea”, nata come forma d’arte dei giorni nostri ma che ci riporta a vivere atmosfere e vite un po’ più distanti nel tempo.

Foto: informare