Lido Pola Bene Comune, l'intervista al collettivo
Lido Pola è un bene che indiscutibilmente appartiene a tutti, ed è esempio per quei luoghi che abbandonati durante lo sviluppo industriale iniziano a rivivere ora grazie all’operato dei cittadini, ma soprattutto dei più giovani che rivendicano il senso di appartenenza al territorio e la voglia di un miglioramento ecologico che coinvolge il cittadino svolgendo attività di sostegno per il territorio, e che mette in primo piano le esigenze sociali creando una vera e propria comunità autosostenibile.
Ubicato in via Nisida 24, nel quartiere di Coroglio, a ridosso dell’ex -Italsider di Bagnoli e dell’isolotto di Nisida. Lido Pola è stato uno stabilimento balneare e ristorante storico della città di Napoli attivo tra gli anni ’60 e ’90, nel periodo di massima industrializzazione dell’Area Flegrea, e proprio a causa dell’industrializzazione della zona il Lido è stato lasciato in stato di abbandono per 10 anni.
Dal 17 maggio 2013 è iniziato un percorso di riappropriazione da parte del collettivo Bancarotta 2.0 con l’obiettivo di impedirne la svendita e la privatizzazione, e di restituirlo alla cittadinanza con interventi di autorecupero e promozione di attività sociali, culturali, politiche ed artistiche, e per impedire soprattutto che il Lido continuasse ad essere oggetto di speculazione da parte dell’amministrazione locale impegnata alla svendita del patrimonio. La struttura, originariamente di proprietà del Demanio, è stata prima acquisita al patrimonio del Comune di Napoli e riconosciuta come Bene Comune dalla delibera n.446/2016, e poi indicata come attrezzatura di quartiere all’ interno del P.U.A. di Bagnoli.
Lido Pola, inoltre, fa parte delle associazioni di #RipuliAMO, di cui abbiamo trattato nello scorso articolo, ed è quindi partecipe a tutte le operazioni di bonifica e di pulizia che avvengono per opera di volatori sul territorio dell’Area Flegrea.
Grazie alla disponibilità di alcuni membri del collettivo politico, che agisce su lido Pola con attività e interventi volontari, hanno prontamente risposto a domande specifiche che interessano principalmente il loro operato sul territorio e le attività che svolgono:
Cosa si fa al Lido Pola Bene Comune?
Il Lido Pola è oggetto di costanti laboratori e attività di autocostruzione e autorecupero, per permettere una totale e sicura fruibilità dello spazio. Inoltre, queste attività si estendono spesso alla pulizia e alla cura di Cala Badessa, uno dei pochi tratti di spiaggia parzialmente sopravvissuto alla speculazione e all’inquinamento dell’ex-polo siderurgico di Bagnoli. Il Lido Pola è una delle realtà che anima il Carnevale Sociale di Napoli. Presso lo spazio si contribuisce a costruire la parata nel quartiere di Bagnoli. La comunità del Lido Pola è poi tra le protagoniste nelle mobilitazioni per la bonifica e la riconversione dell’ex-Italsider e, più in generale, per l’Area Flegrea.
Dalla storia del Lido Pola abbiamo potuto leggere di un posto che subendo la posizione geografica in cui è, negli anni ha avuto assetti e funzioni differenti. Credete che nel tempo Lido Pola potrà ritornare ad essere una località balneare e turistica?
Sì, pensiamo che sia quella la funzione principale del Lido Pola, sia per la sua storia che per la posizione. Il piano regolatore della città di Napoli prevede la realizzazione di una spiaggia pubblica attrezzata sul litorale che va da La Pietra (Pozzuoli) a Cala Badessa (Coroglio) e il Lido Pola potrebbe essere una delle strutture pubbliche messe a disposizione della cittadinanza.
Tra l'altro la spiaggia di Cala Badessa, che si trova proprio di fronte, è molto vissuta dai napoletani anche adesso e il Lido è sempre stato un riferimento per i bagnanti e per le persone che attraversano il lungomare di Nisida tutto l'anno.
Quale è stata l’iniziativa del Lido Pola che avuto più risonanza sociale e ha coinvolto una gran parte di cittadini?
In tutti questi anni e prima che la pandemia fermasse tutto, abbiamo fatto tantissime attività e tantissimi eventi che sarebbe impossibile elencare. Se dovessimo scegliere l'iniziativa più significativa, diremmo sicuramente il Carnevale Sociale di Bagnoli, che quest'anno ha compiuto 10 anni, e che abbiamo organizzato sempre in maniera collettiva, tenendo dei laboratori con i bambini al Lido Pola e per le strade di Bagnoli, caratterizzando la domenica del Carnevale con carri, travestimenti, giochi e musica ispirati a temi sociali. Oggi il Carnevale di Bagnoli fa parte del Carnevale Sociale di Napoli che raggruppa 23 cortei cittadini che portano avanti la tradizione avviata da Felice Pignataro nel quartiere di Scampia regalando alla città una settimana di cortei e iniziative di Carnevale in tutti i quartieri.
Quali sono i vostri obiettivi futuri?
I nostri obiettivi futuri sono legati allo sviluppo della situazione del territorio in cui insiste in Lido Pola. Per Bagnoli sono anni di trasformazione e il Lido dovrà essere a disposizione della città per far sì che si realizzi il progetto della spiaggia pubblica. Vogliamo quindi continuare a sviluppare nella pratica il concetto di bene comune, tenendo viva una comunità che si prenda cura dello spazio e del territorio che c'è intorno.