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Covid-19, dai ricercatori del Policlinico Federico II arriva la domanda di brevetto per il vaccino in pillole

Scritto da Elisabetta Di Fraia Il . Inserito in Succede a Napoli

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La Nextbiomics, società biotech dedicata alla ricerca e allo sviluppo di probiotici di prossima generazione e spin-off dell'Università degli Studi di Napoli Federico II, ha depositato domanda di brevetto per un vaccino batterico contro Covid-19 da somministrare per via orale.


L'ingegnerizzazione del probiotico Escherichia Coli Nissle 1917, esprimente la proteina Spike del SarsCoV2, ha ottenuto un modello innovativo di immunizzazione contro il virus SarsCoV2 mediante la stimolazione del sistema immune intestinale.

La principale innovazione è che non sarebbe più necessaria l'iniezione - spiega Giovanni Sarnelli, docente di Gastroenterologia nonché Ceo della società - perché il farmaco andrebbe preso per via orale. L'idea è nata per creare un vaccino quotidiano contro il Coronavirus, che riduca gli impatti sociali ed economici rispetto a quanto stiamo vedendo in questi mesi, con aperture di centri vaccinali e migliaia di medici impiegati.

Inoltre, non ci sarebbero difficoltà di conservazione, cosa che invece si verifica con alcuni vaccini utilizzati oggi”. Niente più hub vaccinali, basta con le code e con il reclutamento di medici per fare le iniezioni. Potrebbe portare a questo risultato questa importante scoperta in ottica Covid-19, nata tra le mura del Policlinico federiciano.

ll vaccino si differenzia dagli altri in quanto non necessita di iniezione, non utilizza un vettore virale come l'Adenovirus e sfrutta la capacità intrinseca di Escherichia Coli Nissle 1917. “ I dati preclinici condotti sui topi - aggiunge Giuseppe Esposito, docente di Farmacologia presso l'Università La Sapienza, responsabile scientifico e socio Co-fondatore di Nextbiomics - dimostrano che la somministrazione per 5 giorni a settimana, per un totale di 17 settimane, di Escherichia Coli Nissle 1917 ingegnerizzato è stata in grado di stimolare significativamente la risposta immune con la produzione di anticorpi circolanti di tipo IgM e IgG, senza che fosse documentato alcun effetto collaterale e/o avverso''.

Diverse le aziende farmaceutiche interessate affinché si possano utilizzare l'invenzione e i dati sperimentali per attuare la sperimentazione clinica e portare sul mercato il nuovo vaccino.