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La deriva allarmista dell’emergenza climatica (prima parte)

Scritto da Vitaliano Corbi Il . Inserito in A gamba tesa

Emergenza climatica Energy CuE 1

Le emissioni di carbonio stanno aumentando, e più velocemente di quanto previsto dalla maggior parte degli scienziati. Ma per molti allarmisti del cambiamento climatico sembra che tutti i cambiamenti climatici stiano andando incontro a risultati disastrosi. Così dicendo, però, gli allarmisti ignorano che gran parte dei dati è, in realtà, più incoraggiante del previsto.

 

Sì, è vero, il ghiaccio marino artico si sta sciogliendo più velocemente di quanto pensassimo. Ma i modelli avevano anche ipotizzato che il ghiaccio marino antartico sarebbe diminuito e, all’opposto, questo è in aumento.

Sì, il livello del mare si sta alzando, ma l'innalzamento non sta accelerando: al contrario, due recenti documenti, uno prodotto da scienziati cinesi, pubblicato nel gennaio 2014, e l'altro di scienziati statunitensi, pubblicato nel maggio 2013, hanno mostrato un piccolo calo nel tasso di aumento del livello del mare.

Spesso ci viene detto che stiamo assistendo a sempre più siccità, ma uno studio, pubblicato nel marzo 2014 sulla rivista Nature, mostra una diminuzione rispetto alla superficie terrestre che è stata colpita dalla siccità dal 1982.

Parlare di fatti come questi è importante, perché porre l’attenzione solo sui casi peggiori ci impedisce di perseguire politiche attive efficienti.

Anche gli uragani sono spesso usati come esempio manifesto di peggioramento senza via di scampo. Ma guardiamo gli Stati Uniti, dove abbiamo le migliori statistiche: se adattiamo i dati rispetto alla popolazione e alla ricchezza, i danni degli uragani durante il periodo 1900-2013 in realtà sono leggermente diminuiti.

Alla conferenza delle Nazioni Unite sul clima a Lima, in Perù, nel dicembre 2014, ai partecipanti è stato detto che i loro paesi avrebbero dovuto ridurre le emissioni di carbonio per evitare futuri danni da tempeste, come accaduto per il tifone Hagupit, che ha colpito le Filippine durante la conferenza, uccidendo almeno 21 persone e costringendo più di un milione di persone a fuggire nei rifugi. Tuttavia, secondo uno studio pubblicato nel 2012 dal Journal of Climate, la tendenza a forti tifoni nelle Filippine è in realtà diminuita dal 1950.

Ancora una volta, ci viene detto che tutte le cose stanno peggiorando, ma i fatti dicono altro.