fbpx

Prime Minister Napoli, ospite della Prima Lezione la Professoressa Anna Lisa Amodeo

Scritto da Elisabetta Di Fraia Il . Inserito in Succede a Napoli

Foto 1 1024x684

È iniziata ufficialmente sabato 27 novembre la terza edizione napoletana di Prime Minister. Una scuola di politica dedicata alle giovani donne di età compresa tra i 14 e 19 anni ed é strutturata in lezioni mensili che prevedono incontri e workshop con personalità della politica, dell’attivismo civico e della società civile.

L'obiettivo é quello di far avvicinare le ragazze alla politica intesa come capacità di guidare e interpretare la società e di formare le nuove leaders di domani. La lezione tenutasi nel mese di novembre ha visto la partecipazione come testimonial della Professoressa Anna Lisa Amodeo, docente di psicologia clinica all’università Federico II di Napoli.

Coordinatrice del Servizio Antidiscriminazione e Cultura delle Differenze e del progetto www.bullismoomofobico.it del Centro di Ateneo SInAPSi dell'Università degli Studi di Napoli Federico II, la Professoressa Amodeo ha dedicato gran parte delle sue ricerche accademiche allosviluppo dell’identità di genere e dell’orientamento sessuale, con particolare riferimento alle discriminazioni ad esse connessi: omofobia, transfobia, violenza di genere. E proprio su queste tematiche ha incentrato il suo workshop con le ragazze di Prime Minister.

Professoressa Amodeo può spiegarci in cosa consiste il progetto Factory realizzato dal centro Sinapsi e dall’università Federico II di Napoli?

Il Centro Sinapsi dell’Università degli Studi di Napoli Federico II promuove l’inclusione e la partecipazione attiva di tutti gli studenti e le studentesse dell’Ateneo, con particolare attenzione a quelli con disabilità, che sono in ritardo negli studi e che sono a rischio di subire discriminazioni per motivi legati alla loro identità etnica, religiosa e sessuale. Il Centro ha diverse sedi ma dallo scorso anno ne ha una nuova, Sinapsi Factory, presso l’Orto Botanico in via Foria ed ospita la sezione Antidiscriminazione e Cultura delle Differenze.

In questo nuovo spazio possiamo implementare maggiormente le nostre attività di formazione, sensibilizzazione ed in particolare le attività legate al Progetto Antenne Satelliti all’Università rivolto alle associazioni studentesche federiciane ed i rappresentanti degli studenti dei diversi Corsi di Laurea, con cui collaboriamo per fare in modo che la nostra università sia un luogo sicuro per tutti e tutte e perché nessuno studente si senta escluso o spinto ai margini dell’organizzazione.

La nuova sede, inoltre, ha uno spazio in cui le associazioni del territorio, come ad esempio AGEDO (l’associazione di genitori, parenti e amici di persone LGBT*), possono incontrarsi. Sinapsi Factory si configura, quindi, come un luogo di incontro con le realtà federiciane e del territorio perché crediamo che un lavoro realmente trasformativo possa realizzarsi solo attraverso la collaborazione e la tessitura attenta di una rete che tenga insieme quanti lavorano come singoli o come organizzazioni per contrastare le discriminazioni legate allo stigma etnico, sessuale e di genere.

Sinapsi Factory, inoltre, è la sede dello staff della sezione Antidiscriminazione che lavora per la realizzazione dei diversi progetti finanziati dalla Comunità Europea, in particolare al Progetto XENIA Inclusiveness Index, approvato nell’ambito del Programma Erasmus +, che ha come obiettivo quello di creare un indice che aiuti le Università a misurarsi rispetto alle diverse dimensioni che sostengono processi di inclusione e di benessere accademico delle donne e studenti LGBT+.

Per vivere liberamente ed autenticamente la propria identità che suggerimenti può dare ai ragazzi ed alle ragazze di oggi?

Gli adolescenti sono, per le caratteristiche specifiche della loro fase di vita, maggiormente pronti a sperimentarsi; questo spesso è un modo per saggiare i propri limiti e la consistenza della propria identità, anche quella sessuale, e la qualità delle loro relazioni, anche quelle intime ed affettive. Questo spesso lascia noi adulti confusi e preoccupati, perché più in contatto con gli aspetti normativi della nostra cultura; a volte risulta difficile dialogare e mantenere una relazione di fiducia reciproca. Credo, però, che se riuscissimo a trovare un modo per attraversare la “bonaccia” adolescenziale, la creatività degli adolescenti potrebbe rinvigorire i sogni anche di noi adulti, a volte ingrigiti dalla fatica quotidiana. Se i nostri e le nostre adolescenti riuscissero a travolgerci con i loro sogni e la loro creatività, senza lasciarci troppo indietro, e riuscissero a sentire noi adulti ancora come autorevoli forse il nostro mondo davvero sarebbe un po’ meno grigio, scuro, dai toni metallici e duri.

Che cosa le resta dopo l’incontro con le ragazze di Prime Minister?

Ho partecipato con entusiasmo e passione all’incontro con le ragazze campane di Prime Minister, cogliendo l‘importanza del progetto e la sfida di un’idea che ha in sé un potenziale trasformativo. Ma dopo l’incontro ero emozionata: al di là di quello che ero riuscita a trasmettere con la mia testimonianza, l’incontro con le ragazze mi stava aiutando a pensare non solo a che tipo di femminista sono ma anche che tipo di femminista vorrei essere!