Il 5g non ci ucciderà
Partiamo da un presupposto: il 5G non vi ucciderà e non vi sarà iniettato durante la campagna vaccinale da medici al servizio di Bill Gates. La rivoluzionaria tecnologia non è altro che la nuova generazione (la quinta, appunto) di standard per la telefonia mobile.
Ma allora perché il 5G è stato al centro delle più disparate (e quasi affascinanti nella loro stravaganza) teorie complottiste del 2020? I motivi sono diversi, ma la vera causa è principalmente una: le esigenze in termini di performance e qualità di connessione hanno costretto il nuovo standard di tecnologia mobile a operare a frequenze significativamente più elevate rispetto a quelle della generazione precedente; in particolare, il 5G userà frequenze fino a circa 27 GHz, contro un massimo di 2 GHz per il 4G.
Le onde elettromagnetiche a queste frequenze vengono chiamate “millimetriche”, e la loro presenza nella nuova tecnologia ha generato il panico nelle masse: l’accusa più quotata alle suddette radiazioni è di arrecare danni permanenti alla salute, tra cui tumori. La denuncia, in realtà, non sembrerebbe del tutto infondata, dato che è noto a chiunque che le onde elettromagnetiche ad alta frequenza siano causa di mutazioni genetiche in chi vi si espone per troppo tempo (motivo per cui i disastri nucleari sono così catastrofici anche a distanza di anni). Ma ciò non c’entra niente con il 5G: le radiazioni colpevoli di tali danni alla salute sono quelle dette “ionizzanti” (raggi UV, X e gamma), che viaggiano a frequenze nell’ordine delle migliaia di THz. Numeri astronomici se confrontati con le modeste onde radio del 5G.
Ma, in fondo, questa faccenda dimostra l’insita tendenza dell’uomo a rifiutare il progresso, temuto solo perché sconosciuto. La nostra storia è piena di esempi di questo fenomeno e il 5G ne è solamente la punta dell’iceberg. La questione non è tuttavia facile come sembra: alcune tematiche, soprattutto quelle scientifiche, richiedono approfondimenti non alla portata di tutti. È giusto, quindi, garantire una comunicazione onesta, capace di fornire dati e informazioni comprensibili da chiunque.