Il fenomeno musicale Made in Napoli: alla scoperta di danYolo
A Napoli la musica fa parte della vita quotidiana di ogni persona. Qui l’arte sonora si intreccia in ogni istante con tutte le attività che svolgiamo: da quando entriamo in auto per andare a lavoro a quando andiamo a gustare un buon caffè. Praticamente siamo pervasi da un sottofondo musicale, un leitmotiv vitale. Non sorprende, di conseguenza, sapere che tantissimi musicisti (senza scomodare i mostri sacri della tradizione) hanno mosso i primi passi proprio qui da noi: nei vicoli nel sud Italia: nei quartieri, nei locali di periferia, in qualche piccolo teatro.
Certo, la pandemia sembra abbia posto una bella battuta d’arresto a tutta questo movimento fatto di folle, concerti e ballate, ma c’è chi ha saputo tradurre le frustrazioni e i dolori di due anni di sofferenza in parole e note dal sapore dolce e caldo. Parliamo di una persona che si è data da fare, ha convertito energie negative in testi elaborati e ha fatto esplodere a pieno il suo talento artistico. E fidatevi, c’è da vantarsi di avere un fenomeno così in giro per la nostra città. È proprio lui, Danyolo (nome d’arte di Danilo Russo), classe ‘95 che ha esordito con il suo EP “UNIVERSO” e che già sta scalando le classifiche degli store digitali. Abbiamo scambiato due chiacchiere con lui e per prima cosa gli abbiamo chiesto quando ha iniziato a fare musica e come mai hai iniziato a scrivere.
Ci ha risposto in modo sorprendente che la musica è sempre stata la sua passione, fin da bambino. È sempre stato un amante della buona musica, ma l’ispirazione è nata nel momento in cui ha visto una chitarra elettrica in un negozio di musica: è stato amore a prima vista! Sono ben 15 anni che porta avanti questo amore e non ha intenzione di smettere. Ha sempre sognato di scrivere, fin da quando era adolescente e suonava con gli amici nelle sale prova di Bagnoli.
Il punto di svolta è stato senza alcun dubbio la pandemia, quando ha deciso di scrivere per liberarsi. Da lì è stato tutto un viavai di emozioni e ha capito cosa avrebbe voluto fare da grande: il musicista.
Strano a dirsi ma l’autore sembra dover ringraziare il periodo pandemico, grazie a questo tempo
ha capito qualcosa che in realtà aveva solo paura di iniziare.
Ma c’è un genere che è di ispirazione al nostro musicista? Si, l’R&B, rivisitato in chiave moderna. Un genere che si ispira molto alla musica indie londinese, con qualche chiave di lettura del rap italiano. Insomma, un misto di influenze che vedono però dei capisaldi ben precisi. Anche Ed Sheeran e i Kasabian sono dei personaggi che hanno condizionato il suo modo di intendere la musica. Per quanto riguarda lo stile, invece, le sonorità presenti in Universo sono malinconiche, a tratti tristi. Non è una scelta dettata da qualche strana trovata pubblicitaria: Universo rappresenta ciò che l’artista ha vissuto in anni di silenzi e sofferenze. È il suo grido di libertà verso il suo nuovo amore: la musica.
Danilo ci racconta, infine, che ha un legame di amore ed odio con Napoli. Senza parlare delle solite problematiche legate al territorio, in generale Napoli è “una culla per noi artisti”, dice.
“La vita del quartiere risveglia pensieri e scalda l’animo, qualche volta in maniera positiva, altre in maniera negativa e riflessiva. L’arte di sapersi arrangiare, di trovare una soluzione colorita dove c’è un problema quasi insormontabile è ben presente nei miei testi. Infatti in molte canzoni ci sono riferimenti a Bagnoli e a Napoli in generale. Se ho avuto così tanta ispirazione, lo devo soprattutto a ciò che la città ha da offrirmi, nel bene e nel male.”