La mobilitazione industriale russa: qual è la promessa di Putin?

Nella giornata di mercoledì 18 gennaio, in commemorazione del 79° anniversario dell’assedio di Leningrado, Vladimir Putin ha visitato una fabbrica di armi di Obukhov, incontrando anche gli operai e promettendo loro la garanzia di una certa vittoria nel conflitto ucraino.
Le dichiarazioni di Putin sembrano lasciar intendere una predisposizione all’impegno militare totale, di ogni settore industriale, focalizzandone la produzione a sostegno della guerra che si prefissa ormai essere di lunghissima durata.
Putin non si prende i meriti della vittoria, li condivide con ogni tassello del grande mosaico del conflitto internazionale e fa riferimento a “l’unità e la solidarietà del popolo russo, il coraggio e l’eroismo dei nostri combattenti […] e naturalmente il lavoro dell’apparato militare-industriale, di imprese come la vostra”.
Quanto affermato dal “nuovo zar” è stato preannunciato anche da alcune dichiarazioni del ministro della difesa Sergei Soigu, secondo cui è comune la volontà di produrre nuove riforme circa il comparto militare.
Tali cambiamenti investiranno il triennio 2023-2026 e prevedono in primis l’ampliamento dell’esercito, stimando un’aggiunta di circa 350.000 unità, oltre a maggiori investimenti nel campo militare.