“Gli statunitensi lascino la Russia”, così l’ambasciata USA a Mosca
L’ambasciata USA a Mosca ha esortato in un comunicato gli statunitensi a lasciare il paese, invitando tutti i cittadini a non recarvisi a prescindere dalle necessità “a causa delle conseguenze imprevedibili dell’invasione russa in Ucraina” e ai residenti di andar via quanto prima, specificando, inoltre, che i russi “possono negare ai cittadini degli Stati Uniti il riconoscimento della doppia cittadinanza, privarli dell’accesso all’assistenza consolare, impedire loro di lasciare il Paese e/o richiedere il servizio militare”.
I funzionari dell’ambasciata di Washington, inoltre, avvisano anche di possibili “limitazioni dei voli in entrata e in uscita dalla Russia” e aggiungono anche di una “capacità limitata dell’ambasciata di assistere i cittadini statunitensi in Russia”.
Il comunicato continua con ulteriori dettagli e allarmi, si parla di rischio “terrorismo” per cui bisognerà prestate ancor più attenzione e di difficoltà sul versante economico: “la capacità del governo degli USA di fornire servizi di routine o di emergenza ai cittadini statunitensi in Russia è fortemente limitata, in particolare nelle aree lontane dall’ambasciata degli Stati Uniti a Mosca, a causa delle limitazioni del governo russo sui viaggi”.
Non è certamente il primo degli avvisi di questa natura che viene fatto da un’ambasciata, nell’arco di questo anno di conflitto sono stati più e più i paesi che hanno invitato i civili a lasciare la Russia. Una simile comunicazione fu promanata il 28 settembre 2022.
La risposta del Cremlino non si è fatta attendere, dichiarando che effettivamente questo ennesimo comunicato non porta con sé alcunché di nuovo, ce ne sono già stati e ce ne saranno ulteriori. Di contro, però, il Servizio d’intelligence internazionale russo, l’SVR, ha accusato gli Stati Uniti di aver reclutato 60 estremisti islamici in Siria per inviarli in Russia e nei paesi dell’ex URSS per compiere attentati e creare squilibri interni: “Secondo informazioni attendibili arrivate al Servizio d’intelligence straniero, le forze armate statunitensi stanno reclutando attivamente miliziani dei gruppi jihadisti legati allo Stato islamico ad Al-Qaeda per compiere attacchi terroristici in Russia e nei Paesi della CSI, la Comunità degli Stati Indipendenti”, così riporta AGI.