Il punto della Cina: un programma in dodici punti per gli equilibri globali
Pechino, nelle scorse settimane, in concomitanza con l’anniversario dell’inizio del conflitto russo-ucraino, ha reso noto il documento di pace che vedrebbe rappresentato un programma di pace utile a evitare nuove escalation globale e soprattutto tamponare quanto sta accadendo nel cuore europeo.
Il progetto è suddiviso in dodici punti, delinea la “posizione della Cina sulla soluzione politica della crisi ucraina”. All’interno sono citati diversi paradigmi di approfondimento, tematiche di interesse internazionale che meritano uno studio comparato. Di seguito, una breve esplicazione delle parole chiave racchiuse nel testo:
Sovranità
Il rispetto di sovranità, indipendenza e integrità territoriali di tutti i paesi secondo le leggi internazionali riconosciute, rappresentano il punto primario dell’elencazione.
Sicurezza
Obiettivo principale, abbandonare la “mentalità da Guerra Fredda” che in realtà non è mai scomparsa nelle scelte internazionali delle maggiori potenze globali. La sicurezza di un paese non può andare a discapito d’altri, né danneggiare alcuna realtà altra. Per Pechino un obiettivo sarebbe quello di instaurare un principio di comune sicurezza globale, gettando le basi per una solida cooperazione al fine di ottenere una reale stabilità a lungo termine.
Stop ai combattimenti
“Sostenere Russia e Ucraina affinché si incontrino”, riprendere il dialogo, arrivare ad un cessate il fuoco globale: il terzo punto è direttamente riconducibile al secondo.
Negoziati
Concentrarsi sui colloqui, il dialogo e i negoziati per uscire dalla crisi contingente.
Protezione dei civili
Proteggere i civili e costruire corridoi umanitari reali per l’evacuazione dalle zone di guerre.
Rispetto del diritto umanitario internazionale
L’invito a rispettare “rigorosamente il diritto umanitario internazionale”, astenersi dall’attacco a civili e strutture civili e favorire lo scambio di prigionieri.
Il Nucleare
Lavorare sulla sicurezza delle centrali nucleari, rigettare la politica aggressiva sull’utilizzo o la minaccia di utilizzo delle armi nucleari. La Cina si oppone “allo sviluppo e all’uso di armi biologiche e chimiche da parte di qualsiasi Paese e in qualsiasi circostanza”.
Cereali
“Tutte le parti dovrebbero attuare l’accordo firmato da Russia, Turchia, Ucraina e ONU in modo equilibrato, completo ed efficace”.
Policy sulle sanzioni
La Cina chiede lo stop alle sanzioni unilaterali, reputandole non risolutive circa le problematiche che da un anno non smettono di imperversare nel cuore dell’Europa e, anzi, attribuisce alle stesse solo la nascita di ulteriori difficoltà e impossibilità negoziali.
Stabilità delle filiere
Appello per “la stabilità delle filiere industriali e di approvvigionamento”.
Ricostruzione
La Cina invita, promuovere e si dispone solidale ai fini della ricostruzione postbellica.