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Rivoluzione inglese del 1688

Scritto da Antonio Capotosto Il . Inserito in Port'Alba

1688

Detta anche ‘glorious revolution’ perché, a differenza della prima, avvenne pressoché senza spargimento di sangue, scoppiò in Inghilterra nel novembre 1688 e durò pochi giorni. Fu cagionata dalla pretesa del cattolico re Giacomo II Stuart, succeduto al fratello Carlo II nel 1685, di attuare, d’accordo col re di Francia Luigi XIV, un tentativo di riscossa cattolica in Europa e di ripristinare il potere assoluto del re in Inghilterra sul modello di quanto avveniva negli Stati del continente europeo, non accorgendosi delle differenze sostanziali esistenti tra questo e il regno isolano.

La revoca dell’Editto di Nantes e la pressione francese sull’Olanda da un lato,il bagno di sangue dopo le fatue insurrezioni calvinista e presbiteriana di Montmouth e di Argyle (1865) e la richiesta del re inglese di tenere ai suoi ordini un esercito stanziale furono le prove esteriori del piano sopra accennato. Avendo il Parlamento, benché in maggioranza ‘tory’ e pertanto favorevole al re, respinto l’abrogazione dell’Atto di Prova (‘Test Act’) emanato nel 1673 a scapito dei cattolici, Giacomo II, che mirava ad affidare loro la massima parte e i più importanti posti di comando dello Stato, giocò la carta di unire cattolici e puritani contro la Chiesa anglicana e le università, e con la ‘Declaration of Indulgence’ (1687) sospese in blocco le leggi loro contrarie. Mentre però tale piano falliva per la riluttanza dei puritani a unirsi ai gesuiti e per l’atteggiamento decisamente anticattolico, sul piano politico, del calvinista Guglielmo III d’Orange, genero del re e stadtholder d’Olanda, nel giugno 1688 la cattolica moglie di Giacomo II, Maria di Modena, generava un erede al trono che evidentemente sarebbe stato allevato nel credo di Roma.

La prospettiva che per il periodo a venire il re d’Inghilterra fosse sempre un cattolico provocò una congiura, che del resto esprimeva la volontà della maggioranza degli Inglesi, per deporre Giacomo II e sostituirvi la figlia primogenita, nata da precedente matrimonio, Maria, ch’era di fede protestante e moglie di Guglielmo III d’Orange. Questi sbarcò a Torbay il 5 novembre 1688 e marciò su Londra senza difficoltà perché Giacomo II, abbandonato da tutti, riparò ben presto in Francia. Maria e Guglielmo III furono eletti insieme sovrani d’Inghilterra (13 febbraio 1689) mentre Giacomo II, il neonato principe e gli eventuali futuri eredi di quest’ultimo venivano esclusi dalla successione al trono.