fbpx

NATO, COSI’ TERMINA LA LUNGA NOTTE DELLA “FINLANDIZZAZIONE”

Scritto da Mario Marrandino Il . Inserito in Napoli IN & OUT

NATO

Il 4 aprile 2023 la Finlandia è entrata ufficialmente a far parte della NATO, chiudendo così una lunghissima tradizione di neutralità iniziata dagli anni della Guerra Fredda che fu definita “finlandizzazione”, dopo non pochi tentativi da parte della Turchia di ostracizzare l’annessione della penisola scandinava, in particolare Svezia e Finlandia.

Ma in cosa consiste la “finlandizzazione”? “Con tale appellativo si intende una condizione implicitamente imposta di neutralità strategica, diplomatica e militare di un certo Stato per far fronte ad eventuali ingerenze di altri Stati limitrofi militarmente più potenti o influenti; di conseguenza tale denominazione è propria, in particolare, di quei paesi che per quieto vivere ammettono una certa politica interna ed estera molto distaccata, soprattutto per quanto concerne le attività belliche”, così su Koliba.

Ovviamente la radice della parola deriva proprio da Finlandia, simboleggiando appunto la neutralità che durante gli anni dell’URSS dovette mantenere per quieto vivere, essendo i confini geografici più che adiacenti.

Il caso della Finlandia, però, sappiamo storicamente non essere l’unico: esistono altre aree del mondo che hanno vissuto o addirittura vivono questo genere di condizione, di limbo politico o diplomatico, dovuto alla presenza di un paese più potente, fagocitante. La prima esemplificazione che possiamo tranquillamente scardinare è quella tra Taiwan e Cina, un rapporto ad oggi controverso, soprattutto sui recentissimi sviluppi circa il ruolo di Xi Jinping sul tavolo delle trattative internazionali e nelle relazioni inerenti il conflitto russo-ucraino, resta per certo un punto focale d’interesse geopolitico.