Ritorna “Vita da Sud”, lo sguardo di Lorenzo Crea sul Meridione
Venti interviste, per quasi 300 minuti di girato. Venti personalità per raccontare il Sud, in tutte le sue sfaccettature, senza pregiudizi, senza vuote esaltazioni, senza strumentalizzazioni. Sono questi i “numeri” della prima edizione di Vita da Sud, programma ideato e condotto dal giovane giornalista Lorenzo Crea. Dopo il successo della prima edizione (che abbiamo raccontato lo scorso anno in questo articolo), anche per questa stagione televisiva, sempre per venti puntate, Crea lancerà uno sguardo sul Meridione, e sui tanti problemi che ne impediscono il (ri)fiorire.
Se la prima edizione di Vita da Sud era incentrata soprattutto su personaggi di rilievo nazionale, le nuove puntate toccheranno anche temi più delicati e meno conosciuti dal grande pubblico, come ad esempio la disabilità, la povertà, l’esclusione sociale. Il tutto senza mai dimenticare che il Meridione resta una realtà dinamica, produttiva ed in grado di elaborare risposte utili per far fronte alla crisi. Un esempio di ciò è il Consorzio CMG, che riunisce le quattro maggiori emittenti campane (Canale 8, Canale 9, Canale 21 e TeleVomero): con uno sforzo produttivo e di uniformazione dei palinsesti, Vita da Sud andrà in onda su queste reti ogni settimana, coprendo un lasso di tempo dal venerdì alla domenica sera. Alla vigilia della terza puntata della seconda serie, abbiamo incontrato Lorenzo Crea per capire cosa aspettarci da questa nuova edizione di Vita da Sud.
Lorenzo, a un anno dalla chiusura della prima edizione di Vita da Sud, lei ritorna con questo format che ha riscosso già tanti apprezzamenti. Qual è il suo bilancio personale di questa esperienza
Straordinario. Sia sotto l'aspetto professionale, perché ho avuto ed ho la possibilità di lavorare con una squadra di editori e di tecnici di grande spessore. E poi, sotto l'aspetto umano, perché ho incontrato protagonisti assoluti della vita di Napoli e della Campania, e da ciascuno di loro ho appreso qualcosa. La nostra realtà é una fonte inesauribile di stimoli, di sensibilità varie, di vita vissuta e di grandi eccellenze, nonostante la crisi maledetta che non ci ha ancora abbandonato – per varie responsabilità peraltro. Soprattutto, mi piace sottolineare la voglia di cambiamento che ho riscontrato in questi mesi. C'è grande amarezza, forte preoccupazione e anche una legittima dose di rabbia. Tuttavia, il napoletano per sua natura non si abbatte. “Si fa secco”, ma non muore come recita l'antico adagio.
Quali sono le novità principali di questa seconda stagione?
Lo scorso anno, come sapete, ho intervistato venti personaggi che ci hanno raccontato il loro punto di vista sul Sud, partendo dalle loro esperienze e da quello che pensano si debba fare per risalire la china. Stavolta abbiamo pensato, e devo dire che é una decisione condivisa pienamente dal produttore esecutivo Riccardo Romano e dal regista Savio Panico, che fosse il caso di dare forza a realtà profondamente radicate sul nostro territorio. Penso all'UNITALSI (Unione Nazionale Italiana Trasporto Ammalati a Lourdes e Santuari Internazionali, ndr) ad esempio. O a storie di grande coraggio e dignità, come quelle di Emanuele Scifo e Antonio Tessitore, affetti da malattie gravi e terribili di affrontare. Una trasmissione più consapevole che si occupa degli altri più che di se stessa. La grancassa e il circo Barnum lo lasciamo ad altri. Volentieri.
Vita da Sud andrà ancora in onda sulle reti del consorzio CMG, una bella iniziativa volta a rafforzare le tv locali. A che punto è quest’esperimento di collaborazione fra diverse emittenti?
Questa domanda dovrebbe farla ai vertici del consorzio. Io posso solo dire che la loro intuizione, ormai quattro anni fa, di dare vita a una realtà di questo tipo si è rivelata vincente. La nostra realtà, parlo di quella delle telecomunicazioni, è falcidiata dalla depressione economica. Se pensiamo che Mediaset ha perso negli ultimi mesi quasi il 20% della raccolta pubblicitaria, allora l'alleanza che ha messo in campo CMG si dimostra più che mai lungimirante. Al netto del dato commerciale, vi é un elemento culturale per così dire. Napoli, del resto, è una capitale mondiale. Checché se ne dica. E la Campania come il resto del Sud ha, nonostante certa narrazione disfattista dica altro, risorse umane, intellettuali, professionali per dettare l'agenda a questo paese, quindi alle forze politiche, sociali, economiche, alla cosiddetta classe dirigente tanto per capirci. E dunque, maggiore è lo sforzo di parlare con voci unitarie e credibili anche in questo settore, più alte saranno le possibilità di essere ascoltati e rispettati. Il Sud non come parte del "problema" Italia, ma come elemento decisivo per la soluzione ai nostri mali nazionali.
Se un anno fa, ai tempi della nostra prima intervista, la situazione del Meridione era difficile, ora lo è ancora di più. Da ex portavoce del gruppo PD al Consiglio Regionale della Campania, come vede i recenti sviluppi politici, e cosa pensa ci aspetti nei prossimi mesi – in particolare, in vista delle elezioni regionali 2015?
Parlo ovviamente da osservatore, non avendo tessere di partito ormai da oltre un anno. In questi giorni il PD è chiamato ad assumere una decisione chiara e trasparente. Se si sceglie di fare le primarie, si facciano in tempi certi, con regole comprensibili e rigide tali da consentire una competizione corretta, onde evitare i disastri del recente passato. Naturalmente, se uscisse un candidato di larga condivisione sarebbe meglio, ma credo che comunque un passaggio preliminare con l'elettorato di riferimento sia opportuno. Per quanto riguarda il centrodestra, penso che Stefano Caldoro non abbia combinato disastri e anzi si è districato in anni complicati facendo del suo meglio con una maggioranza che spesso gli ha dato più grattacapi che conforto; lo ritengo, inoltre, una persona perbene. Dopodiché è oggettivo che rispetto al 2010 il quadro di forze che lo sostengono si sia notevolmente indebolito. In questi quattro anni è cambiato il mondo. Berlusconi non governa più, Forza Italia è crollata al 15%, e qui la Lega non c'è. Tuttavia la partita resta aperta. Staremo a vedere.
A proposito di politica, una domanda un po’ “impertinente”. Considerato che l’attivismo politico è sempre stata una sua caratteristica, qualche progetto più “concreto” per il futuro?
Guardi la politica è parte della mia vita. È una passione che coltivo e me ne interesso costantemente. Tuttavia io sono impegnato fino al 31 Gennaio del 2015 con Vita da Sud. Continuo a seguire una serie di uffici stampa, su tutti quello del Teatro Posillipo, scrivo spesso per giornali e riviste. Insomma, mi occupo di comunicazione a tempo pieno. Mi hanno insegnato che la politica non si fa per mestiere. E nemmeno per soldi. La politica è un servizio che viene reso ai cittadini. Chi la concepisce diversamente finisce per diventare schiavo della funzione, il che spesso ahimè genera corruttela e zone grigie, che sono alla base dei disastri del Paese e del Sud in particolare. Per ora, dunque, sto bene così. Ma nella vita non si sa mai.
Ritornando a Vita da Sud, quali sono i prossimi nomi in calendario?
Abbiamo iniziato a fine Luglio raccontando la storia di Emanuele Scifo, che finalmente può partire per gli Stati Uniti e affrontare la sua operazione salva vita, poi abbiamo incontrato il regista Edoardo De Angelis che ha firmato il film "Perez." una storia ambientata a Napoli, con Luca Zingaretti attore protagonista, davvero interessante. È stata poi la volta di Don Aniello Manganiello, storico sacerdote di Scampia. L'ospite della prossima puntata è Antonio Tessitore, che da anni combatte con la SLA; una battaglia coraggiosa e fiera che lo ha portato a diventare presidente regionale dell'AISLA (Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica, ndr) e poi a raccontare la sua storia in un libro che è uscito da poco. Un esempio per tanti di noi.
Vita da Sud, ideato e condotto da Lorenzo Crea
In onda ogni settimana sulle reti del consorzio CMG:
- Canale 21, ogni venerdì, ore 22.40
- Canale 8, ogni sabato, ore 20.35
- Canale 9, ogni sabato, ore 23.00
- TeleVomero, ogni domenica, ore 21.45
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