Nuova Musica Napoletana - 7° Puntata: Quisistà
Ritorna il viaggio della nostra testata nella Nuova Musica Napoletana, alla scoperta del meglio che la scena artistica partenopea oggi offre. Tuttavia, in questa puntata non ci occuperemo di un band attuale, ma di una appartenente ormai – purtroppo – ad un passato prossimo.
Prima dei JFK & La Sua Bella Bionda, prima di Giovanni Block e prima ancora de Le Strisce, c’erano i Quisistà, fondati nel 2007 da cinque ragazzi (Dario di Stasio – voce; Emanuele Capasso – chitarre; Giorgio Lopez – tastiere; Edoardo Troncone – basso; Andrea Dosi – percussioni), con alle spalle esperienze musicali diverse. Dopo due anni di intensa attività, nel 2009 la band si scioglie di fatto, non proseguendo la propria attività artistica, nonostante fosse ben avviata.
Fra showcase alla Fnac di via Luca Giordano e concerti al Duel Beat (all’epoca il locale più in voga della città), i Quisistà stavano riscuotendo un notevole successo di pubblico e di critica (ricordiamo gli apprezamenti di Ciro Cacciola, giornalista affermato sulla scena del by night napoletano). Il loro stile, del resto, era accattivante: un misto fra funky, acid jazz, fusion ed elettronica d’élite, il tutto senza tradire le radici napoletane, risalenti principalmente a Pino Daniele e ai Napoli Centrale. L’abilità musicale dei componenti faceva il resto (ascoltare per credere). Infine, ruolo non da poco aveva la cura dei testi, affidati principalmente alla penna del cantante Dario di Stasio, capace di descrivere il senso di smarrimento di una generazione senza più punti di riferimento. Tuttavia, è fondamentale la prospettiva adottata, ed è qui che probabilmente risiedeva la forza (e al contempo il limite) dei Quisistà.
Infatti, la band riflette il mondo dei ragazzi della media-alta borghesia napoletana (come si evince da La Singletudine, un vero e proprio inno generazionale). Una prospettiva inedita, solo apparentemente banale e scontata. Pertanto, la musica dei Quisistà si diffuse rapidamente tra la “Napoli bene” del Vomero e di Chiaia, la Napoli delle serate al Duel Beat o dei famosi giovedì del Museo MADRE. Allo stesso tempo, l’estrazione sociale dei componenti della band fu la causa della cessazione della loro produzione. Quando difatti ci si trovò a scegliere fra il futuro musicale e quello lavorativo, il secondo ebbe il sopravvento.
A qualche anno di distanza da una “primavera musicale” purtroppo mai definitivamente sbocciata, abbiamo incontrato tre componenti su cinque (Dario, Emanuele e Giorgio) per una breve intervista… Con un’interessante proposta finale.
Ragazzi, cominciamo dal nome, Quisistà, che risulta un po’ criptico. Da dove proviene?
Una volta chiarito la ratio del nome, resta da scoprire l’origine, l’ispirazione della vostra musica…
Che ricezione ha avuto la vostra musica in una realtà come quella napoletana? E quanto invece questa ha influenzato le vostre composizioni, tanto a livello musicale quanto di liriche?
Diverse band “giovanili” si sono affacciate, negli ultimi anni, sul panorama musicale napoletano e italiano. Cosa vi è mancato per fare il definitivo salto?
Quali sono i futuri progetti dei membri dei Quisistà, ed è possibile sperare in una loro reunion?
I Quisistà sono:
- Dario Di Stasio – voce
- Giorgio Lopez – tastiere
- Andrea Dosi – percussioni
- Emanuele Capasso – chitarre
- Edoardo Troncone – basso
Per maggiori informazioni e per ascoltare qualche brano dei Quisistà:
- Pagina ufficiale Facebook
- Pagina ufficiale MySpace
- Ascolta su YouTube Ce verimme nata vota
- Ascolta su YouTube La Singletudine
- Ascolta su YouTube Quello che non c’è
- Ascolta su YouTube Solo se
- Ascolta su YouTube Via
- Ascolta su YouTube 1984
Leggi le altre puntate di Nuova Musica Napoletana:
- 1° Puntata: JFK & La Sua Bella Bionda
- 2° Puntata: Giovanni Block
- 3° Puntata: Inner City Affair
- 4° Puntata: Foja
- 5° Puntata: Café do Friariell
- 6° Puntata: La Terza Classe
- 7° Puntata: Quisistà
- 8° Puntata: Sabba & Gli Incensurabili
- Puntata bonus: Le Strisce e Vittoria Piscitelli, quando la musica incontra l'arte