
Aspetto all’ingresso di un bar di Fuorigrotta a due passi dall’università. Mentre penso agli appunti lasciati in biblioteca e all’imminente esame da preparare, quasi non mi accorgo dell’ombrello colorato che viene verso di me. Sopra, un cielo plumbeo carico di nuvole; sotto, Adriana che con un sorriso mi tende la mano.
Adriana Palumbo è come me una studentessa. Oggi però non siamo qui come colleghe, ma in veste di intervistata ed intervistatrice.
Qualche tempo fa, infatti, in redazione è arrivata una mail in cui Adriana cercava una voce che potesse raccontare la sua storia, per dare visibilità a chi, come lei, spesso rimane inascoltato, in quelle che lei definisce “zone grigie” della società.