L’ipogeo di Sant’Anna dei Lombardi
Da poco più di un mese ha riaperto al pubblico l’ipogeo di una delle chiese più belle e ricche di arte e storia di Napoli. Stiamo parlando di Santa Maria di Monteoliveto, meglio nota come Sant’Anna dei Lombardi.
Temi delicati, eticamente sensibili, trattati con attenzione.
Una linea di confine difficile da tracciare, ma doverosa da chiarire: eutanasia, testamento biologico e dintorni.
Da poco più di un mese ha riaperto al pubblico l’ipogeo di una delle chiese più belle e ricche di arte e storia di Napoli. Stiamo parlando di Santa Maria di Monteoliveto, meglio nota come Sant’Anna dei Lombardi.
La città di Santa Maria di Capua Vetere sorge sui resti dell’antica Capua romana, città all’epoca chiamata “altera Roma”, l’altra Roma, da Cicerone, tanto era splendente e ricca. L’odierna Capua, come abbiamo già visto nell’articolo comparso su QdN del 20 luglio del 2017, era il porto fluviale di Casilinum, la Capua antica invece, dopo un lento declino cominciato con la caduta dell’Impero Romano d’Occidente,fu definitivamente distrutta dai Saraceni assoldati da Radelchi, principe di Benevento, nell’841.
Il Giorno della Memoria è una ricorrenza internazionale che, il 27 gennaio di ogni anno, commemora le vittime dell’Olocausto. Forse pochi eventi storici sono tanto densi di significato, intrisi di dolore e, pertanto, altrettanto meritevoli di una specifica giornata commemorativa.