Accadde oggi: 10 Giugno 1940
Vi dice niente? No. E non solo a voi ma a tutti i mezzi di comunicazione. È l'anniversario dell'entrata in guerra dell'Italia contro gli Alleati per fare da caudatario a Hitler. 10 giugno 1940.
I nostri editoriali a commento degli avvenimenti più rilevanti della settimana politica
Vi dice niente? No. E non solo a voi ma a tutti i mezzi di comunicazione. È l'anniversario dell'entrata in guerra dell'Italia contro gli Alleati per fare da caudatario a Hitler. 10 giugno 1940.
Il Leonardo Bianchi, ex manicomio, chiuso definitivamente nel 1999, è l’occasione per ragionare sul valore e sul peso della memoria di una particolare forma del patrimonio culturale in abbandono all’interno della città contemporanea.
Elena Gentile, pediatra, già Sindaco di Cerignola ed assessore al Welfare in Regione Puglia, è dal 2014 deputata europea ed è candidata, con il PD, alle elezioni del prossimo 26 maggio.
Il Segretario Generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha recentemente dichiarato l’intenzione di affiancare il presidente della Nigeria, Muhammadu Buhari, nella raccolta di fondi per la realizzazione del progetto di “trasferimento idrico” dalla regione dell’Africa centrale verso il Lago Ciad, nel Sahel. Intendono presenziare insieme a un Forum Speciale dove coinvolgere sponsor pubblici e privati per finanziare il progetto.
Gli spari, le stese, le faide sono solo la punta dell'iceberg, la parte visibile e scenografica - quasi fosse un drammatico set per la serie permanente della Gomorra reale - di un modo di essere, una mentalità virale e connivente che infesta da secoli le viscere della città.
Il 26 maggio prossimo saremo chiamati ad eleggere il Parlamento Europeo. In Italia è opinione diffusa che l’Unione debba essere profondamente cambiata e solo una sparuta minoranza chiede, esplicitamente, l’uscita del nostro Paese.
In occasione dell’avvicinarsi della festa del 1° Maggio è emersa la proposta che, da noi, sarebbe più opportuno celebrare il 6 agosto, anniversario dell’eccidio di Pietrarsa avvenuto il 6 agosto1861. Un triste primato napoletano: Il primo massacro operaio dell’Italia unita.
Immancabili, regolari come i monsoni e gli alisei, spuntano in occasioni di elezioni quelli che non voteranno PD “perché loro sono comunisti” e il PD non lo è. Cosa del tutto ovvia. Osservazione che trascura la realtà che in Italia non sono comunisti nemmeno quei partiti(!?) che nello stemma tengono 44 falci e martelli.
Il Ministro dell’Interno Salvini coglie un’altra opportunità per essere divisivo e alimentare la discordia. A Roma, in occasione della Festa della Polizia, annuncia che il 25 aprile sarà in Sicilia, a Corleone, per manifestare contro la mafia. E, ha ricordato, che in quella data ci saranno in tutt’Italia manifestazioni di segno opposto, fasciste e anti-fasciste, per lui, evidentemente, equivalenti, e ha commentato: “Non mi interessa il derby fascisti-comunisti”.
Riemerge ogni tanto nelle polemiche politiche in Campania la questione ecoballe, non per risolvere il problema ma come occasione di scambio di reciproche accuse e allo scopo di lucrare un po’ di voti.
Il risultato delle primarie del 4 marzo ha alimentato le speranze di molti elettori che, delusi, erano confluiti in altre formazioni politiche o rifugiati nell’astensionismo. L’impressione era che la chiara vittoria di Zingaretti rappresentasse un “voltar pagina”.
Stare bene, invecchiare meglio e prevenire le principali patologie legate all’invecchiamento sono da sempre obiettivi ai quali l’ADA (associazione per i diritti degli anziani) dedica molte energie.
Ci sono storie, troppe storie in cui il sentimento degenera in odio. Ci sono storie, troppe storie che diventano gabbie per tante donne da cui è impossibile uscire. Ci sono storie, troppe storie che finiscono con lividi sulle gambe, occhi neri pieni di lacrime e dolore. Ci sono storie, troppe storie che finiscono con il corpo freddo di una donna uccisa per mano di un uomo che diceva di amarla.
Si è sgonfiato almeno per ora il pallone della cosiddetta autonomia differenziata. Era il pallone messo in volo dai presidenti delle Regioni Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna, i quali pretendono di catturare miliardi di nuovi finanziamenti per realizzare opere pubbliche sottratte ai ministeri e avanzano pure l'ipotesi di gestire rapporti di lavoro con i dipendenti degli ospedali e delle scuole.
Bisogna prendere molto sul serio l’adesione dei 5 stelle alle teorie di Jean Jacques Rousseau ed alla loro perversa torsione referendaria.