La festa del Primo Maggio al tempo della pandemia, oggi più che mai, può essere un momento per riflettere su come cambia il mondo del lavoro. La festa del Primo Maggio resta, ma la festa dei lavoratori, la festa di tutti i lavoratori, forse non c'è più. Il concetto stesso di lavoro e lavoratore è profondamente cambiato negli ultimi decenni. Quando questa festa è nata, quando è stata conquistata da lotte operaie durate per secoli, il concetto di lavoro e di lavoratore era tutto sommato un concetto abbastanza semplice. Volendo tremendamente banalizzare, c'era il servo e c'era il padrone.

Sono 35 anni che lavoro in quel grigio palazzone collocato in un quartiere dove ormai l’italiano è la seconda lingua. Eppure ogni mattina, senza retorica alcuna, entrandovi ho avuto la certezza di stare in un luogo da dove partiva quotidianamente per Napoli un messaggio di solidarietà e di speranza. La forza e l’autorevolezza del sindacato per tanti anni si è identificata con la sua sede fisica.