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Il diritto di voto non può essere limitato

Scritto da Giuseppina D'angelo Il . Inserito in Napoli IN & OUT

voto erasmu

Il programma Erasmus (acronimo di European Region Action Scheme for the Mobility of University Students) sancisce la possibilità a uno studente universitario europeo di effettuare un periodo di studio legalmente riconosciuto in un'università straniera.

Il progetto, che si avvale di una gamma ampia e molto differenziata di attività finalizzate all'istruzione, al sapere e allo scambio culturale, si estende per un periodo che va dai 3 ai 12 mesi sottraendo, in alcuni casi, a studenti o tirocinanti, dei diritti fondamentali come il diritto di voto.
Nasce così la necessità di rompere la barriera che impedisce a dei cittadini italiani di esprimere il proprio consenso che, grazie alla capillare rete di comunicazioni creata dalle tecniche moderne, può essere coltivato in Italia quanto all'estero.
Se ne deduce che l'impossibilità nasce dalla presenza fisica ma non intellettiva, cosa fare a riguardo?
Il 26/01/2015 al Senato è stato approvato l'emendamento proposto dai GD sulla legge elettorale per cui anche gli studenti fuori per Erasmus possano votare.
Esprimere dall'estero il proprio voto per l'Italia comporta il passaggio da parte del cittadino dall'essere soggetto passivo ad attivo, in quanto l'Erasmus è un progetto a breve termine che comporta il rientro nel proprio paese. Quest'ultimo è il motivo principale che ratifica l'importanza di tale emendamento in quanto “Il diritto di voto non può essere limitato se non per incapacità civile o per effetto di sentenza penale irrevocabile o nei casi di indegnità morale indicati dalla legge.” (Costituzione Italiana: Diritti e doveri dei cittadini. Art. 48, Comma 3) e, dunque, chi risulta capacitato a votare deve poterlo fare in quanto suo diritto e deve scegliere di farlo in quanto suo dovere.
Forse lento ma pur sempre in moto, il processo di riformismo e sviluppo cammina nel giusto verso. Per ora una grande lezione ci è stata data: in viaggio non si mettono in gioco i propri diritti.