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Fatture e Malocchi

Scritto da Alessandra Mugnolo Il . Inserito in Napoli IN & OUT

cornicello

Esistono svariate categorie di malefici (detti anche “rituali di magia nera” o “incantesimi di magia nera”), a seconda di come vengono praticati e di quali entità maligne sono preposti ad evocare. Sin dall’antichità, nel napoletano, le richieste su come fare fatture d’amore in magia nera e rituali magici affini sono da Atos ricevute con frequenza quantomeno preoccupante.

La maledizione è forse il tipo di maleficio meno conosciuto, ma non per questo da sottovalutare: è un augurio di male, ed il soggetto che la scaglia attira sul bersaglio forze demoniache. L’entità delle maledizioni è proporzionale a quanto profondi sono il risentimento e l’odio di chi maledice, e non sono rari i casi in cui alcune di esse abbiano prodotto danni sorprendenti sul corpo di un individuo. Soprattutto nei paesini del napoletano, è possibile ascoltare svariati racconti di come si possa cambiare il destino delle vittime tramite la cosiddetta fattura o malocchio. I due tipi di interventi di magia nera più diffusi in assoluto sono per l’appunto questi ultimi. Il malocchio consiste nella emanazione conscia o inconscia per mezzo dello sguardo, di un flusso energetico negativo da parte di soggetti forti psichicamente che, deliberatamente o inconsapevolmente, colpiscono un individuo più debole per motivi legati a gelosia, rancore, odio, invidia; la fattura, d’altro canto, è sempre un atto deliberato nonché risultante di un rituale di magia nera operato mediante un contatto diretto della vittima con l’oggetto portatore del male (ad esempio quando si fa bere o mangiare alla vittima qualcosa di “fatturato” o “maleficiato”, si parla di fattura diretta), oppure attraverso l’azione malefica compiuta su un oggetto detto “feticcio”, che rappresenta la vittima (fattura indiretta). Entrambi, se non diagnosticati per tempo ed annullati con una tempestiva ritualistica di magia bianca, possono rivelarsi autentiche torture a danno della persona colpita. Esistono singolari modi per effettuare tali lugubri riti: ad esempio tramite infissione o inchiodamento per mezzo di spilli, punte, chiodi, oppure per annodamento o legatura, per putrefazione (seppellendo l’oggetto o animale-totem dopo averlo sottoposto a fattura), per maledizione operando sulla persona tramite fotografia o simbolo che la rappresenti, tramite fuoco o ancora per rito satanico attraverso una messa nera celebrata con l’intenzione di arrecare danno alla vittima. La fiducia in tali mezzi è spesso superiore a quella riposta nella medicina ufficiale (i Napoletani credono fortemente nelle superstizioni e nei riti pagani), tuttavia la credulità non intacca il sentimento religioso dal momento che il ricorso ai personaggi che effettuano tali rituali avviene nella massima riservatezza.