fbpx

A Sud di nessun Nord

Scritto da Antonio Setola Barbone Il . Inserito in Napoli IN & OUT

a sud di nessun nord

“A sud di nessun nord”. L’uomo è l’animale più intelligente del pianeta terra. Ma non abbastanza intelligente. L’unico che è stato in grado di dare vita alla civiltà, umana per l’appunto; ma non abbastanza capace per farla funzionare correttamente. Il limite dell’uomo è il fatto che non crede possa avere limiti. Ma se qualcuno pone il dubbio sui limiti dell’universo, tu caro uomo, perché dovresti essere infinito? A sud di nessun nord è il titolo di un libro di Bukowski.

Cosa centra? Il fenomeno immigrazione è oramai topos giornalistico ricorrente, inflazionato. Fiumi di retorica sono straripati dalle bocche dei giornalisti, intellettuali; anche dal popolo, dai cittadini. Aizzare la popolazione contro gli immigrati, come capo espiatorio, per esempio, è la mossa politica di Salvini.Oppure, c’è chi come Rifondazione Comunista insegna italiano agli immigrati, perché il linguaggio e la comunicazione sono la base dell’integrazione. Ma non è questo il punto. A SUD DI NESSUN NORD. Per sensibilizzare l’opinione pubblica è stato fatto girare uno scritto che parlava degli emigranti italiani in America: “Generalmente sono di piccola statura e di pelle scura. Non amano l’acqua, molti di loro puzzano perché tengono lo stesso vestito per molte settimane. Si costruiscono baracche di legno ed alluminio nelle periferie delle città dove vivono, vicini gli uni agli altri. Quando riescono ad avvicinarsi al centro affittano a caro prezzo appartamenti fatiscenti. Si presentano di solito in due e cercano una stanza con uso di cucina. Dopo pochi giorni diventano quattro, sei, dieci. “ Ma una popolazione analfabetizzata dal dominio di programmi televisivi ad alto tasso d’ignoranza, non può, e forse, non vuole, capirlo. Ma allora qual è il punto? Il punto, se esiste, e che è un dato di fatto che l’uomo non impara mai. Né vuole imparare. Un dato curioso è che quelli maggiormente riluttanti al fenomeno immigratorio di queste persone, che ricordiamo vengono dal Nord-Africa e sono per lo più rifugiati politici, siamo noi Meridionali. Noi, i patriottici del Sud, abituati al razzismo; abituati agli insulti dei Leghisti, dei Settentrionali, dei così detti Polentoni, non abbiamo imparato niente sull’uguaglianza. Noi, che siamo stati i primi fomentatori del fenomeno emigratorio post-bellico, per l’America, non abbiamo ancora capito che non è un fenomeno Nazionale, bensì un fenomeno UMANO. Cantava JHON LENNON “immaginate un mondo senza frontiere”. Bhè, Il noto Lennon aveva trovato una soluzione all’emigrazione. Se un uomo trova un posto che lo accoglie in ogni parte del mondo, non ha bisogno più di scappare. Allora, io dico “A SUD DI NESSUN NORD” perché non esiste un nord dove emigrare, se facciamo del mondo un unico SUD