L'occhio di Napoli sul mondo: Hillary stende Trump!
Il primo tête-à-tête trai candidati alla presidenza U.S.A. si è concluso a favore della democratica Clinton. Ma non è stata certo una sorpresa.
Se le argomentazioni della First Lady vi sono sembrate azzeccate; se il suo modo di fare vi ha trasmesso sensazioni; se il tono delle sue risposte vi è sembrato geniale; se vi ha trasmesso empatia; se vi è sembrata la persona più adatta a diventare presidente, sappiate che quello è il suo mestiere.
Perché se un politico non vi impressiona, quel politico non è un buon politico.
E a ben guardare, Donald Trump è un miliardario, un affarista, un imprenditore, un personaggio televisivo, ma non è certo un politico - o almeno non di razza – come la Clinton.
Infatti, le argomentazioni del candidato repubblicano sono apparse fiacche, improvvisate e non riuscivano a tenere il passo alle frecciate della democratica.
Ma chi si reca alle urne per decidere quale personalità sia più adatta a diventare il comandante in capo degli Stati Uniti d'America, nonché la figura più potente del mondo libero, dovrebbe avere ben presente un quadro di insieme molto più ampio e non fermarsi alla squisitezza di alcune affermazioni ed ai cliché sulla prima donna presidente.
Questa considerazione, lungi dall'essere un assist a Trump, vuole solo rimarcare che, sebbene si sia davvero "preparata per diventare presidente", Clinton ha già avuto la sua occasione sul campo come Segretario di Stato, con risultati non irresistibili.
La politica militare interventista, le sovvenzioni lobbistiche alla sua campagna da parte delle banche e delle grandi corporations del petrolio e del gas, il sostegno politico all'Arabia Saudita e la destabilizzazione del Medio Oriente lasciano ben poco all'immaginazione sulla futura amministrazione democratica.
Un'altra occasione persa per gli americani, un'occasione chiamata Bernie Sanders...