fbpx

Le abitudini di un napoletano in Francia

Scritto da Marialuisa Serpico Il . Inserito in Napoli IN & OUT

Serpico Napoli Parigi

Al giorno d’oggi il cosiddetto fenomeno “fuga di cervelli” resta un dato di fatto, confermato ogni anno dal rapporto SVIMEZ, secondo il quale molti giovani scappano dal Sud Italia alla ricerca di un lavoro e fortuna altrove. Si scappa poiché ci si vuole creare un futuro migliore in altri paesi dove lo stato sostiene e incoraggia le nuove generazioni.

È risaputo, fuori dall’Italia è molto più semplice fare carriera, anche partendo dal basso. Per questo molti italiani preferiscono trasferirsi in paesi confinanti, non molto lontani da casa, e fare un’esperienza che possa farli crescere professionalmente e culturalmente! Certo i sacrifici sono tanti, non è semplice vivere lontano da casa, dalla propria “mammà”, lontano dalle sue prelibatezze!

Parigi resta una delle capitali europee con maggior numero di Italiani, non a caso tanti sono gli artisti italiani che si esibiscono nei teatri della “Ville Lumière”, come ad esempio Enrico Brignano, esibitosi in aprile 2015 al teatro Cigale, dove c’era stato il pienone con circa 1000 posti occupati. In effetti è molto semplice trovare degli italiani, in particolare dei napoletani, per le strade di Parigi.

Vivendo sul posto mi sono resa conto di quanto diventiamo nazionalisti quando usciamo dal nostro paese e di quanto tendiamo a riunirci per sentirci un po’ più a casa. Si crea una forte solidarietà tra ragazzi che vengono da diverse regioni, che hanno tradizioni diverse, e al contempo condividono le stesse abitudini.

Eh sì, noi italiani siamo abitudinari, cerchiamo di fare all’estero quello che avremmo fatto in Italia, a casa nostra! In particolare noi napoletani, abbiamo bisogno di conservare alcuni riti “sacri” senza i quali non riusciremmo a vivere, come la pizzeria di fiducia, il caffè o la partita del Napoli.

Ma cosa accomuna tutti i napoletani all’estero? Ecco delle abitudini di cui non possiamo proprio fare a meno:

IL CIBO

Il cibo per noi è sacrosanto! La pasta ci deve sempre essere sulle nostre tavole, cucinata per bene e al dente. Certo ci mancheranno tutti i piatti “super fatty” delle nostre mammine, o quei dolcini che riempivano le nostre domeniche pomeridiane.

LA VALIGIA DEL RITORNO O IL PACCO DELLA NONNA

Super cliché, la valigia del ritorno resta la nostra salvezza! Non possiamo accontentarci di fare la spesa al supermercato del quartiere e comprare quelle marche “italo pezzotte”, abbiamo bisogno delle nostre marche italiane di fiducia. La pasta non è pasta se non utilizziamo quella di Gragnano, il limoncello deve venire da Sorrento, il caffè deve essere quello italiano vero ma soprattutto la caffettiera, se non è quella centenaria passata di generazione in generazione dai nostri bis bis nonni, non possiamo fare un caffè che si rispetti. La seconda opzione, il pacco della nonna, è un’altra idea molto intelligente. Invece di farsi il carico di cibo, possiamo optare per un pacco, pieno di tutte le prelibatezze della nostra amata terra.

LE CHIAMATE INTERMINABILI CON LA PROPRIA NONNA

Quante volte staremo a telefono con nostra nonna ore e ore spiegandole tutto quello che abbiamo mangiato, convincendola del fatto che non stiamo dimagrendo e che siamo sani e salvi. Lei Inizierà a raccontarci il pranzo della domenica, con antipasto, primo, dolce e frutta, quando noi ci saremo accontentati di un po’ di pasta scotta con olio e parmigiano. E non mancheranno i consigli culinari e le ricette, nostra nonna ci detterà filo per filo come cucinare dolci, rustici, ecc., dandoci indicazioni dettagliate come “aggiungi un filo d’olio, mezzo burro o un bicchiere di latte (l’arte delle dosi “a occhio”).

IL BAR DI FIDUCIA

Non passerà molto dal nostro arrivo prima che ci creiamo il nostro bar di fiducia italiano. Luogo di incontro di tutti gli italiani, il luogo degli appuntamenti, ai quali i milanesi arriveranno alle 9 in punto e i napoletani con almeno 1h di ritardo (abbiamo una concezione tutta nostra del tempo), il luogo dove potremo prendere un caffè italiano vero (molto rari, ma esistono).

LA PARTITA DEL NAPOLI

Un solo cuore una sola fede! Non importa quanto siamo lontani da casa, la partita del Napoli non può mancare. E quando vista in compagnia di altri confratelli napoletani i cori sono d’obbligo nei bar e nelle pizzerie italiane dove i francesi ci fisseranno senza capire da dove venga tutto quell’entusiasmo. Tutto questo dimostra quanto amiamo condividere la nostra cultura e quanto siamo legati alle nostre origini. Finché restiamo a casa tutto resta scontato, non ci accorgiamo di tutte quelle piccole abitudini che riempiono le nostre giornate. Ma quando invece andiamo via, ci rendiamo conto che ne abbiamo veramente bisogno, che malgrado sia stata una nostra scelta, in fondo la nostra terra ci manca, e tutto quello che possiamo fare per sentirci un po’ a casa è cercare di conservare le nostre abitudini. 

 

 Se ti interessa, consulta anche:

A proposito di video lezioni Universitarie

Metropoli del Mondo, mostra personale di Francesco Fiscardi al Castel dell'Ovo

Rinascimento industriale

Di vigna e di terra, di modernità e di radici: ecco perché il vino ci salverà