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Il DDL Cirinnà a "Uomini&Donne": la scelta di Claudio

Scritto da Alessandra Mugnolo Il . Inserito in I Generi

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Nella puntata del 9 Dicembre2016 del noto programma televisivo “Uomini e Donne” delle reti Mediaset, condotto da Maria De Filippi, il tronista veronese Claudio ha scelto di impegnarsi sentimentalmente con il corteggiatore romano Mario, segnando un punto di snodo fondamentale per le unioni civili dopo il ddl Cirinnà: la diretta nazionale.

Ricordiamo che il format ha infatti come obiettivo la coronazione di un sogno d’amore tra un“tronista” (Claudio), ovvero colui che dopo mesi di frequentazioni sarà chiamato a dover fare un scelta tra vari “corteggiatori” (tra cui Mario, la scelta), che con appuntamenti, sorprese e regali cercheranno di conquistarlo.

Durante la puntata finale del “trono” di Claudio durato circa 6 mesi, è intervenuta con un videomessaggio anche Monica Cirinnà, Senatrice del PD che con grande garbo ha ringraziato i ragazzi per il coraggio di esporsi in dinamiche televisive augurando loro tanta felicità per il futuro.

Il ddl Cirinnà ha rappresentato infatti una svolta fondamentale per il nostro paese garantendo la possibilità alle coppie omosessuali di unirsi in unione al parti delle coppie eterosessuali. Il diritto di inclusione per le coppie omosessuali all’interno della cittadinanza italiana ha dietro di sé un percorso ostico e lunghissimo che come ha ricordato l’onorevole Cirinnà non è bastevole del lavoro umile del legislatore, ma della sensibilità e dell’accettazione da parte del grande pubblico, che con la mediazione di Maria De Filippi ha potuto apprezzare la sensibilità e la tenerezza dei due giovani ragazzi, oggi felicemente fidanzati.

L’esperimento mediatico dal forte impatto sociale ha fatto bene soprattutto ai due ragazzi, che al momento sono impegnati a costruire la propria vita insieme, sebbene continuino a vivere uno a Verona, dove ha casa e un locale da gestire e l’altro a Roma dove gioca a calcio, andranno presto a convivere.

La normalità della loro unione rappresenta, senza ombra di dubbio, la vittoria più grande per chi ha sempre lottato contro le discriminazioni di genere.