I Van Gogh ritrovati esposti al Museo di Capodimonte
Per tre settimane di febbraio, al Museo di Capodimonte sarà possibile osservare due capolavori di Vincent van Gogh, ritrovati dopo quasi quindici anni dal loro furto. L’essenza della mostra sta in una parola: “ri-trovare”. Quest’ultima deriva da “trovare” e, nello specifico, significa “trovare nuovamente”. Anche in questo caso, l’uso del vocabolo è un utile viatico per capire il senso dell’esposizione temporanea.
Nello scorso settembre la guardia di finanza scova due inestimabili tesori, per valore umano, pittorico ed economico. Si tratta di una coppia di tele, attribuite a Vincent van Gogh: “La spiaggia di Scheveningen”, del 1882, e “Una congregazione lascia la chiesa riformata di Nuenen”, del 1884.
La prima ha un’importanza particolare nello studio del pittore olandese. “La spiaggia di Scheveningen” rappresenta una delle pochissime opere che Vincent eseguì durante la sua permanenza all’Aia. “Una congregazione lascia la chiesa riformata di Nuen”, invece, è un’opera che van Gogh pensò per i propri genitori, cui d’altronde era destinata.
La notizia ha fatto in breve tempo il giro del mondo: le operazioni di recupero del materiale artistico solo di rado hanno successo e, per tale motivo, il mondo della pittura si era preparata al lutto. Stavolta, invece, gli inquirenti hanno avuto ragione del proprio lavoro, riportando alla luce i due dipinti, prima esposti nella sala principale della collezione del Van Gogh Museum.
Come segno di gratitudine per il lavoro svolto dalle autorità italiane, il museo olandese ha acconsentito ad una mostra temporanea presso il più importante plesso museale campano, che per l’occasione ha fatto le cose in grande. Inserendosi nel solco di altre recenti iniziative culturali, che hanno ridato nuovo lustro al Museo di Capodimonte, il suo dirigente ha pensato ad un’esposizione integrata, in cui i due dipinti verranno collocati nelle stesse sale principali della struttura.
Nello specifico, Sylvain Bellenger ha disposto che le opere del pittore di Zundert siano collocate nello stesso spazio espositivo della sala riservata a Caravaggio. E’stato disposto, inoltre, una particolare formula di ticket, rispettoso delle esigenze dei napoletani.
La mostra prenderà il via il 6 febbraio, nei classici orari di apertura del museo: dalle 8.30 alle 19.30, eccezion fatta per il mercoledì (giorno di chiusura). Il biglietto avrà il costo di 8€. Per meglio fruire del servizio, gli utenti potranno usufruire delle novità predisposte di concerto con questa amministrazione. Si allude al Capodimonte Shuttle, oltre ad altre misure prese per i turisti nazionali e stranieri. La mostra terminerà dopo tre settimane dalla sua inaugurazione.