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I No Tap e gli Ulivi

Scritto da Angela Pascale Il . Inserito in Napoli IN & OUT

no tap 3

Alla ricerca di polemiche inutili e di visibilità ad ogni costo, anche contro l'evidenza. Premessa: l'ultimo atto di Enrico Letta come Presidente del Consiglio fu la sottoscrizione di un accordo con Nursultan Nazarbajev, Presidente ereditario dell'Azerbaigian per la cessione all'Italia DELL'INTERA PRODUZIONE AZERA DI GAS NATURALE. Ciò farà dell'Italia un hub di distribuzione energetica perchè oltre a soddisfare per intero il nostro fabbisogno che crescerà, si spera, se la produzione riprende ci permetterà di vendere il surplus all'Europa.

IL FATTO: Secondo voi come viaggiano milioni di tonnellate di LNG? ( Liquid Natural Gas) Con le autobotti? Il gas viaggia allo stato liquido ed a forte pressione. Per essere utilizzabile deve essere rigassificato in appositi impianti. Bisogna portarlo fin lì perciò si costruisce un gasdotto (TAP vuol dire Trans-Adriatic Pipeline) il cui percorso è stato studiato per passare in zone politicamente tranquille per approdare sulla costa salentina. Perché? Perché lo vuole la geografia. Ecco perché e non la perversa volontà di distruggere gli olivi secolari per fare un piacere alla finanza internazionale. E' un investimento pubblico affidato all'azienda di Stato ed assicura un beneficio all'economia italiana. Di fronte a ciò un gruppo di giovanotti albero-dipendenti sostengono la bufala che tutto ciò si farebbe per distruggere gli olivi.

Così, per sfizio. D'altronde l'assonanza NO TAV -NO TAP è troppo ghiotta per farla sfuggire a chi fa la politica per "calembours" o giochi di parole che dir si voglia. L'Azienda di Stato, forte di una tecnica già collaudata con la costruzione di un acquedotto, contro cui nessuno protestò, rimuoverà gli olivi centenari con ogni cura ospitandoli sotto severo controllo in una zona di ricovero. Completati i lavori di canalizzazione essi saranno reimpiantati esattamente dov'erano. E' una tecnica consolidata.

Quando andate in Toscana o in Liguria in cui NON ESISTONO olivi centenari quelli che vedete davanti ad Hotels di lusso vengono proprio dal Salento. Ho partecipato personalmente ad una faccenda del genere quando, sette-otto anni fa, ero responsabile di un cantiere impegnato nella costruzione di un grande albergo in provincia di Siena, presso San Gimignano. Dopo un mese dalla messa a dimora gli olivi stavano meglio di prima. Ritardare od ostacolare l'ammodernamento della nostra RETE energetica più che stupido è delittuoso. Pura ideologia che non ha niente a che vedere con le ragioni serie di tutela dell'ambiente. Due anni fa feci in quella zona una bella vacanza vagabonda ed ho notato che i Comuni hanno fatto costruire orrori architettonici fin sulle spiagge. Dov'erano i contestatori? Probabilmente in Comune a dare o ricevere sanatorie di comodo ad abusi evidenti. Cristo li avrebbe chiamati ."Sepolcri imbiancati ". Ambientalisti "double face" affetti da presbiopia normativa. Non vedo quello che accade nel mio Comune e mi sfogo boicottando una struttura di importanza nazionale.

Ma che bravi! SURSUM CORDA,APULI PUGNANTES CIVES !