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Non chiamatela fortuna, Napoli torna nel Basket che conta!

Scritto da Andrea Esposito Il . Inserito in Il Pallonetto

napoli basket

Un immenso Visnjic trascina la Ge.Vi Cuore Napoli Basket al sogno chiamato A2. Dopo aver perso contro Orzinuovi 68-58, Napoli non spreca la seconda opportunità e batte Bergamo 64-59.

Il sogno diventa finalmente realtà: NAPOLI TORNA NEL BASKET CHE CONTA, NAPOLI TORNA IN A2. Termina nel migliore dei modi la favola targata Ge.Vi Cuore Napoli Basket che corona il sogno di un intero popolo stanco di essere sedotto e abbandonato dalla palla a spicchi. Una stagione iniziata nell’indifferenza (non ci stancheremo mai di dirlo) è finita nel modo che tutti volevano ma che nessuno sano di mente avrebbe mai pronosticato. Una promozione più che mai meritata, frutto del lavoro certosino di tutte le persone coinvolte, dalla prima all’ultima. La città di Napoli torna a sedersi al tavolo del Basket nazionale con una squadra fatta di giovani talenti e con qualche chioccia, diretti da un Coach Ponticiello sublime, hanno saputo plasmare un gruppo vincente e convincente. Un Triplete, quello realizzato dai partenopei con la conquista della Coppa Italia di categoria, vincendo la regular season e conquistando la promozione, ha fomentato un popolo affamato di basket ma messo a “stecchetto” dagli innumerevoli progetti fallimentari che dall’era Maione in poi hanno sempre di più scoraggiato la piazza. Questo aggiunge ancora più gloria a quello che è stato fatto dal presidente Ciro Ruggiero e dal suo staff, che in barba ad ogni difficoltà la scorsa stagione ha trasferito la sua squadra dal Cilento proprio nel capoluogo campano.

Tornando alla final 4 di Montecatini, dopo una partita contro Orzinuovi troppo compassata, la compagine campana contro Bergamo riesce a mettere in campo una difesa a tratti eccellente, che è riuscita a mettere il “tappo” al canestro avversario. La Ge.Vi è riuscita parzialmente a limitare il problema dei rimbalzi offensivi che sono stati il vero tallone d’Achille contro Orzinuovi. Se a questo si aggiunge un Visnjic che definire monumentale è poco (31 punti e 13 rimbalzi alla fine, M-O-S-T-R-U-O-S-O) allora tutto sembra un pizzico più semplice. Il totem di Napoli si è caricato la squadra sulle spalle soprattutto nel terzo quarto dove, con un parziale di 14-5 Bergamo riapre clamorosamente la partita spingendo Napoli sull’orlo del baratro. Il 38enne serbo risponde ai lombardi con un parziale personale di 9-0, segnando in tutti i modi: da sotto, in post, dalla media e da 3. L’ultimo quarto è un autentico scontro tra due squadre forti e coriacee, che non vogliono mollare un centimetro, che rispondono colpo su colpo. Alla fine a spuntarla è Napoli che sigilla la vittoria con il capitano Roberto Maggio dalla linea della carità. Al suono della sirena iniziano i festeggiamenti di tutti i napoletani presenti (circa 600); che per tutta la partita sono stati scortati dai carabinieri senza un apparente motivo, mentre i tifosi bergamaschi erano liberi di protestare ad ogni fischio soprattutto nel terzo quarto. I luoghi comuni sui napoletani avranno mai fine? Ma vincere così dà ancora più soddisfazione.

In attesa di notizie provenienti dal mercato, nella speranza di allestire un roster adatto per la categoria che è di altissimo livello, a questa società da detto un GRAZIE enorme. Partendo dal presidente Ruggiero che dal primo momento non ha mai smesso di credere in questo progetto, che a settembre sembrava fantascientifico. Un grazie va dato anche al dg Pino Corvo che ha costruito questo gruppo e lo ha unito insieme allo staff tecnico capeggiato dal coach Ciccio Ponticiello che ha plasmato a sua immagine e somiglianza un gruppo di ragazzi con buone qualità ma che tutti non credevano all’altezza dei risultati che poi sono arrivati, frutto di passione, lavoro, sudore e sacrificio. In fine un grazie ai ragazzi capitanati da un Roberto Maggio a tratti sublime in cabina di regia, coadiuvato da un coppia di lunghi che sembrano essere padre e figlio: Njegos Visnjic monumentale (doppia-doppia di media nei play-offs) e Stefan Nikolic (premiato come miglior U21 del torneo e MVP della finale per l’assegnazione della coppa Italia di categoria) che non ha mai smesso di distillare gocce del suo immenso talento. Per non dimenticare le bombe ignoranti festeggiate con la mitraglia del “Barba” Andrea Barsanti (la mitraglia più dolce che c’è !!!) e della difesa di Mastroianni e Murolo e l’apporto di ogni ragazzo dalla panchina che è stato fondamentale in ogni partita. A tutti coloro che hanno reso possibile questa realtà della Generazione Vincente Cuore Napoli Basket va detto GRAZIE, per averci regalato questo SOGNO.