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"Vortici" d'arte a Sorrento

Scritto da Francesca Ciampa Il . Inserito in Mostre

CIAMPona

La città delle Sirene si conferma il luminoso polo d’arte della Penisola Sorrentina: le numerose installazioni artistiche e scultoree, strategicamente posizione lungo il territorio cittadino, hanno infatti riscosso un grandissimo successo. Dallo scorso 20 maggio fino al 2 luglio tutti i riflettori saranno puntati sulle opere dello scultore milanese Matteo Pugliese.

L’artista, originario di Milano, fin da giovane mostrava una spiccata passione per il disegno e la scultura, arti che ha coltivato da autodidatta durante tutta la sua vita. Dopo essersi laureato nel 1995 in Lettere Moderne con una tesi di critica d’arte, organizza nel 2001 la sua prima mostra nel cuore di Milano attraverso un autosovvenzionamento. Questo evento segna il boom artistico che lo ha reso celebre in oltre trenta mostre personali, tenute nelle gallerie più prestigiose di Hong Kong, New York, Bruxelles, Lugano, Aja, Londra, Lugano, Anversa, Roma e Milano.

L’evento inaugurato a Sorrento, titolato “Vortici”, può vantare sculture come “Die Mauer” in piazza Angelina Lauro, “La Spina” in piazza Andrea Veniero, il “Costude Samurai V” all’ingresso di Villa Fiorentino, “Ad Lucem” in Piazza Tasso, il “Custode Samurai X” in piazza Sant’Antonino ed infine il colossale “Custode Samurai VIII Magnum” al porto di Marina Piccola. Quest’ultima statua appare degna di particolare attenzione, poichè si differenzia dalle altre per materiale e peso: difatti, l’elemento è realizzato in marmo di Carrara, presentando, di conseguenza, un peso di svariate tonnellate.

I temi più frequenti delle opere di Pugliesi sono dettati dai concetti di concretezza e astrazione, le cui manifestazioni sono date da guerrieri-custodi e corpi in cerca di rinascita. Quest’ultima serie di opere esprime il doloroso sforzo di rinascita attraverso lo straziante tentativo di corpi umani imprigionati nella materia definita da mura. La struttura anatomica delle figure è fortemente realistica, dotata di sembianze umane così perfette che qualcuno potrebbe persino riconoscervisi.

In opposizione a questi corpi in tensione, compare l’esercito dei Custodi, opulente figure di guerrieri orientali pensate per proteggere i luoghi sacri di una città. Ogni combattente si distingue per cultura, armatura e oggetti di difesa (qualsivoglia d’attacco), la cui immagine è volta a trasmettere una tranquillità interiore appagante e sicura. L’opulenza dei corpi, la mastodonticità delle statue e la pesantezza del materiale è volta a conferire AL fruitore che osserva una sensazione DI rassicurazione e solidità.

Altre due serie arricchiscono l’esposizione: quella degli “Scarabei”, notoriamente simboli sacri che hanno il compito di tutelare come scrigni le memorie e i ricordi dell’infanzia ormai passata, e quella “Sott’acqua” data da figure femminili leggiadre volte ad esprimere al meglio il concetto di libertà.

Insomma, Sorrento si riconferma al centro del mondo dell’arte, tenendo testa alle città amalfitane pluripremiate per cultura, arte e musica.