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Ge.Vi Napoli, l'alba di una rivoluzione

Scritto da Andrea Esposito Il . Inserito in Il Pallonetto

nikolic

Ce lo aspettavamo che la dirigenza avrebbe rivoluzionato la squadra, in maniera da non subire troppo la sindrome del salto di categoria, ma ci aspettiamo anche la conferma dei fari che hanno vinto e convinto l’anno scorso.
Se l’addio a Pino Corvo può essere visto in ottica di “adeguamento al piano superiore”, la conferma di gente come Maggio e Visnjic su tutti dovrebbe essere formalità e invece così non sembra essere; accantonando il discorso Nikolic che sembra essere destinato verso altri lidi. Ma andiamo con ordine. L’addio di Pino Corvo è sembrato un fulmine a ciel sereno. I risultati gli hanno dato ragione, il ragazzi lo vedevano quasi come uno di famiglia, ma in barba al detto “squadra che vince non si cambia” la dirigenza ha deciso di interrompere il rapporto lavorativo con il dirigente campano. Per quanto riguarda il parco giocatori, tutto sembra ancora in alto mare. Tralasciando il discorso Nikolic che sembra allontanarsi sempre di più dal capoluogo campano, altro capitolo riguarda il capitan Roberto Maggio. Il presidente tempo fa aveva annunciato una sua conferma sicura, ma ad oggi nulla sembra essere stato fatto di concreto per la permanenza del play col numero 22. Il ragazzo a domanda precisa ha ribadito la sua volontà di restare dichiarando:”Io ovviamente vorrei rimanere qui tutta la vita, ma ad oggi non so ancora niente. In questi giorni dovrei incontrare la società”. La permanenza del capitano sembra non essere mai stata in discussione, l’incontro tanto atteso dal ragazzo nei prossimi giorni sarà probabilmente decisivo. Altro ragazzo che ha alzato la voce, dichiarandosi felice e motivato di prolungare la sua avventura in maglia Napoli è Mattia Mastroianni. El Flaco sulle pagine de IL ROMA ha confermato la volontà di proseguire la sua esperienza con la GE.VI e di essere pronto a scrivere pagine importanti anche in A2. Capitolo diverso va aperto per lo Zio Niegos Visnjic. Il problema in questo caso sembra essere il regolamento per i tesseramento degli stranieri (come si può leggere su IamNaples). Il centrone che ha portato Napoli in A2 occuperebbe un posto da straniero, nonostante la sua decennale esperienza in Italia. Questo può essere un “ostacolo” perché costringerebbe la società a poter tesserare solo un altro straniero (non c’è differenza tra extracomunitari o comunitari, gli stranieri sono e saranno sempre 2) per puntellare una rosa piena di giovani talenti. Coach Ponticiello col suo occhio vigile e la sua esperienza nello scovare e coltivare talenti non ci deluderà, il presidente ha conquistato la fiducia di tutta la piazza e continua a professare calma e ottimismo. Sfumati Steph Curry e Chris Paul, Napoli non pretende certo campioni del calibro di Carmelo Anthony o Alessandro Gentile, che sono ancora alla ricerca di una squadra; ma almeno la conferma dei ragazzi più rappresentativi (ad oggi che siamo già ad inizio luglio) ci sembra doverosa.