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Emergenza incendi: incontro a Santa Lucia tra Regione e Governo

Scritto da Gabriele Crispo Il . Inserito in A gamba tesa

vesuvio on fire

Sono stati giorni difficili in Campania: numerosi incendi hanno devastato ettari di boschi e hanno minacciato da vicino le abitazioni e la popolazione. Possiamo ritenere l'emergenza rientrata: "si attenua infatti la morsa del fuoco in Campania". La Protezione Civile della Campania ha infatti dichiarato che incendi "sono presenti ancora in alta quota ma senza mettere a rischio le abitazioni." Le zone maggiormente critiche sono la riserva naturale degli Astroni a Napoli e il Cilento nel Salernitano.

È trascorsa una settimana infernale per gli abitanti delle pendici del Vesuvio: la puzza, il fumo, la cenere...il tutto unito a un senso di sconforto e di rabbia. Alcuni giornali hanno parlato addirittura di animali vivi usati come torce per alimentare le fiamme. Numerosi i messaggi di solidarietà da parte dei personaggi del mondo dello spettacolo e delle autorità; altrettanto numerosi sono stati i titoli delle testate internazionali che, alle foto del Vesuvio in fiamme, hanno associato la parola MAFIA. Secondo l'opinione pubblica internazionale e nazionale l'emergenza incendi ha carattere doloso.

A Torre del Greco le fiamme hanno lambito le abitazioni e sono state evacuate molte centinaia di persone. Il fumo e la cenere del Vesuvio in fiamme sono arrivate persino a Benevento.

La Campania, anche a causa di altri roghi, è stata messa in ginocchio in queste ultime settimane: l'aria rarefatta, insieme al caldo hanno reso particolarmente difficile la vita anche a chi vive a decine di chilometri di distanza dal vulcano.

Quello che ne esce fuori è un vero e proprio disastro ecologico che ha avuto una lenta ma poi enorme risonanza mediatica.

Come scritto sopra, non brucia solo il Vesuvio, ma anche il vicinissimo Monte Somma ed incendi si sono avuti e si hanno a Nola, Caivano, Caserta, Giuliano, Pianura, sui monti dell'Irpinia e del Sannio. Alcuni hanno persino interessato siti di smaltimento di rifiuti illegali oltre che la ex discarica di Pianura.

Una Regione, quindi, praticamente devastata, dove un ennesimo danno ambientale si è aggiunto a quelli del passato. Non si è parlato apertamente di Camorra o di interessi criminali, nè tantomeno di malaffare politico, o ancora di atti sporadici di isolati individui...si è parlato solo delle fiamme. Fiamme che lavano le tracce e uccidono l'ecosistema mettendo in pericolo la vita della popolazione.

Ciò che è evidente è che quanto sta accadendo, o meglio è accaduto, in Campania è il frutto di un business umano che danneggia l'uomo stesso. A riprova di ciò vi sono le dichiarazioni di alcuni pentiti che hanno parlato di siti di sversamento di rifiuti tossici nel Parco Nazionale del Vesuvio. Il tema è rovente e caldo ed è sempre lo stesso: Campania Terra dei Fuochi.

Si segnala, oltre alle vittime animali e al senso di rabbia e sconcerto, anche una vittima umana: Giovanni Battista Panico, che a Giuliano è morto precipitando dal tetto del suo capannone preoccupato dalle fiamme sempre più vicine.

Naturalmente la macchina politica nazionale e regionale non è stata ferma e durante l'incontro tra Governo e Regione Campania sul tema dell'emergenza incendi, alla presenza del vicepresidente della Regione Fulvio Bonavitacola, del sottosegretario con delega ai Vigili del Fuoco ed Enti Locali, Giampiero Bocci, dell'on. PD Leonardo Impegno, del consigliere metropolitano con delega alla Pianificazione, David Lebro, della consigliera regionale PD Antonella Ciaramella, del direttore centrale per le Risorse logistiche e Strutturali dei Vigili del Fuoco, Guido Parisi, del comandante provinciale dei Vigili del Fuoco, Emanuele Franciulli, che si è svolto il 17 Luglio a Santa Lucia, si è tracciata la strada che porta a due grandi novità: nuovi investimenti per fronteggiare l'emergenza e potenziamento per la prevenzione. Con il sottosegretario Bocci si è ragionato sulla possibilità di ulteriori risorse, sia dal governo nazionale che regionale da mettere a disposizione per l'incremento dell'organico dei Vigili. Inoltre, ad inizio settimana prossima, in merito alla prevenzione, verrà

stilata la Convenzione tra Regione e Vvf per il controllo del territorio attraverso i presidi nelle zone a rischio. In particolare terra dei fuochi e parchi regionali.

Leonardo Impegno spiega: "Dobbiamo puntare su una strategia comune tra governo e Regione, per la pianificazione che riguarda la prevenzione. Non chiacchiere e denunce generiche, ma fatti concreti per risolvere i problemi. Per la prevenzione è necessario incrementare il personale, con la richiesta di procedere allo scorrimento delle graduatorie".

Per David Lebro "c'è bisogno di presidi di controllo dei parchi regionali a ridosso delle zone urbane".

Antonella Ciaramella invece ha affermato che "non solo è indispensabile integrazione tra intervento tempestivo, prevenzione e presidio del territorio, ma anche tra tutela dei parchi e terra dei fuochi per una reale copertura del territorio che non lasci via di scampo ai delinquenti dell'ambiente".

Si sono insomma evidenziati due punti focali: prevenzione e integrazione.

Il problema della prevenzione, come tra l'altro ha affermato chiaramente l'.on Leonardo Impegno, è il punto nevralgico della questione. Una prevenzione che deve tendere non solo al controllo del territorio e all'assunzione di altro personale, ma a una vera educazione della popolazione al senso del sano vivere civile. Un altro tema da trattare dovrebbe essere quello dell'abusivismo e della contiguità abitativa a zone ad alto rischio qual è per l'appunto quella del Vesuvio. Sono tematiche che anche se apparentemente distanti si uniscono perpendicolarmente in un discorso che deve essere univoco.

La bellezza e la fragilità della Campania devono essere preservate dalla ferocia degli interessi individuali, perché la natura è ostaggio del uomo e prima o poi si vendicherà.

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