La Napolitudine per il Sun
Per il Sun la Napolitudine è qualcosa di diverso da ciò a cui siamo abituati: a causa di un articolo, fortunatamente ritrattato, si è parlato molto di Napoli. Goethe, nel 1789 riportò una frase che è diventata poi una celeberrima espressione "Della posizione della città e delle sue meraviglie tanto spesso descritte e decantate, non farò motto.
'Vedi Napoli e poi muori' dicono qui". Lo scrittore tedesco, all'età di trentasette anni intraprese un viaggio lungo lo Stivale che lo condusse fino a Napoli, dove venne travolto dal tradizionale calore partenopeo. Disse infatti “Anche a me qui sembra di essere un altro. Dunque le cose sono due: o ero pazzo prima di giungere qui, oppure lo sono adesso". Non è però questo il contenuto dell'articolo del Sun. Ha lasciato un certo amaro in bocca la mappa che il popolare tabloid inglese di proprietà di Murdoch, celebre in tutto il mondo ed encomiato per la qualità delle notizie riportate. Vedere Napoli tra le dieci città più pericolose al mondo ha del surreale. La mappa disegnata è uno "schiaffo" all'informazione: difatti potremmo discutere anche dell'inserimento di città come Saint Louis e Perth. Ovviamente stilare una classifica del genere è difficile.
Ci sono in gioco criteri estremamente soggettivi e personali, tuttavia è evidente che non vi è stato alcun rispetto per l'oggettività. Si è cercato di trovare un posto pericoloso in ogni "zona" del globo senza considerare che magari la "pericolosità" andava considerata in senso qualitativo e non quantitavo: se in Europa ci sono città meno pericolose del Medio-oriente, perchè inserirne necessariamente una in una zona oggettivamente meno pericolosa? Per chi lavora al Sun Napoli è forse più pericolosa de Il Cairo o di Bagdad? Diversamente, per chi lavora al Sun, Napoli è pericolosa come Kiev e Raqqa! Un giornalista o aspirante (anche un semplice "pappagallo dell'informazione") deontologicamente dovrebbe cercare di astenersi da giudizi di merito, ma riguardo all'articolo pubblicato non si può fare altro che criticare il qualunquismo e la superficialità con cui si sono scritte delle cose palesemente inesatte o esatte in parte. Quello fatto alla città è un danno inestimabile: il Sun è un tabloid con una risonanza mediatica immensa, non è un mistero che molte delle notizie pubblicate sui giornali italiani siano mere traduzioni di giornali stranieri. Questo articolo ha danneggiato la città, il suo turismo e l'approccio del visitatore occasionale al luogo.
Omicidi, gangs, ribellioni, terrorismo, diritti umani, droghe: sono fenomeni non estranei a nessuna grande città del mondo, Napoli non fa eccezione, oggi così come in passato, ma non ci troviamo sicuramente in un contesto geopoliticamente rilevante in questo senso. Per essere precisi, il Sun ha scritto di tre criticità: droga, omicidi e gangs. Sono sicuramente fenomeni presenti: lo spaccio a Napoli esiste e frutta molti milioni di euro; gli omicidi vengono compiuti quotidianamente e le gangs criminali (organizzate e non) prolificano. Chiaramente, nessuno nega i problemi che la città ogni giorno vive: sono problemi lampanti e di difficile soluzione. Tuttavia l'attacco alla città è risultato spropositato. Al riguardo è intervenuto il sindaco di Napoli Luigi De Magistris che ha parlato di un "giudizio falso e superficiale da parte di chi evidentemente non ha mai passato un solo giorno della sua vita a Napoli." Un intervento fin troppo pacato e delicato. Il sindaco non si è scagliato con la sua topica veemenza contro una notizia che meritava un indignazione maggiore. L'ambasciata italiana a Londra è intervenuta epigrammaticamente con un'affermazione tipica da Sun "fake news". Inevitabile è stata la marcia indietro del Sun che dopo poche ore ha aggiornato l'articolo modificandolo: Napoli non rientra più, secondo lo stesso quotidiano, tra i centri urbani ritenuti più a rischio in dieci diverse aree geografiche del mondo, scelti per le ragioni più varie sopra riportate.
Un ex giornalista di fama, in fuorionda, avrebbe esordito con una colorita espressione "Che figura..." che ha fatto il Sun. Tempestive sono state le condanne politiche ma forse l'unica che merita di essere riportata è quella di una non politica, moglie dell'ex Premier Matteo Renzi, Agnese Landini "Napoli è una città stupenda, una delle più belle del mondo. Il vero pericolo è che rischio di ingrassare qui: dopo tutte le cose che abbiamo mangiato in questi giorni. Ieri sera abbiamo mangiato la pizza, ma qui è tutto buono e non si può non provare le varie delizie tipiche". Insomma nonostante i tentativi stravolgere l'antico detto, il "Vedi Napoli e poi muori", ha ancora lo stesso significato.