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Le parole di Sarri servano da monito: ecco il messaggio lanciato dal Mister

Scritto da Simone Santacroce Il . Inserito in Il Pallonetto

sarri

C'è chi,dopo aver ascoltato le parole dell'allenatore azzurro nella conferenza stampa di Domenica pomeriggio, lo ha definito "perdente". C'è chi lo ha paragonato a Benitez per la sua famosa frase "Se non superiamo il turno preliminare di Champions non è una disgrazia" che è stata ripresa per sommi capi proprio da Sarri, senza però comprendere che le modalità e le finalità della frase detta da Sarri sono completamente diverse.
C'è chi, addirittura, pur di mettere zizzania all'interno del gruppo napoletano, ha osato dire che non sembra esserci una vera unità d'intenti tra giocatori, società ed allenatore. Bene. A tutti coloro che hanno sparato le suddette sentenze vogliamo dire "Grazie, ma non ci caschiamo", parafrasando proprio Mister Sarri.
È più che evidente che il Napoli stia iniziando a far paura a qualcuno che, pur di minare le certezze dell'ambiente azzurro, ha deciso che ogni frase non "politicamente corretta" pronunciata da un tesserato del Napoli sarà messa in evidenza cosi da dare la possibilità a chiunque di commentarla (spesso in maniera estremamente negativa). A questi signori si aggiunge poi la stampa napoletana che, non abbastanza forte da esprimere delle idee proprie, si lascia trascinare da coloro che dell'ambiente napoletano non fanno assolutamente parte. Da qui nasce la frase di Sarri "Non ci casco e non dovreste farlo neanche voi" rivolta ai giornalisti locali che chiedevano al Mister se il Napoli fosse realmente la favorita per lo scudetto. Con la Juve che resta la più forte e le Milanesi che hanno una forza economica nettamente superiore al club di De Laurentiis, ci chiediamo noi come sia possibile che il Napoli possa essere favorito per lo scudetto. Il Napoli se la giocherà alla pari con chiunque, questo è certo, ma da qui ad avere la presunzione di essere i principali candidati a vincere il tanto agognato tricolore ce ne passa di acqua sotto i ponti. Con questo smontiamo la tesi delle "frasi da perdente" di Sarri.
Passando al secondo punto,ovvero al paragone con l'ex tecnico azzurro Rafa Benitez, abbiamo già detto che le modalità e le finalità delle parole dette da Sarri sono del tutto differenti da quelle pronunciate a suo tempo dell'allenatore spagnolo, ma andiamo a spiegare il perché. L'allora allenatore del Napoli disse queste parole alla vigilia della gara stessa e andò seriamente a minare la compattezza di quel gruppo (che era già meno forte e solido di quello attuale) e le successive deludenti prestazioni degli azzurri, condite con l'eliminazione per mano dei baschi dell'Athletic Bilbao, furono quasi la inevitabile conseguenza di quelle parole. Sarri, invece, ha voluto (e questo è probabilmente sfuggito ai più) lanciare un messaggio a 20 giorni dal preliminare di Champions: "Restiamo concentrati e prepariamoci al meglio. I ragazzi valgono e lo dimostreranno". Ha quasi voluto di proposito scaricare la responsabilità sui giocatori affinché loro stessi dimostrino il loro valore nel preliminare e durante l'arco di tutta la stagione. Le parole di Sarri servano dunque da monito per tutti. Il Napoli c'è, ma va lasciato in condizione di lavorare con serenità.
Passiamo quindi al terzo ed ultimo punto. Chi dice che non c'è unità di intenti tra giocatori, allenatore e società è palesemente in malafede, perché mai come quest'anno tutti remano nella stessa direzione che, con il duro lavoro e un pò di fortuna, porterà verso risultati importanti. Cari tifosi e giornalisti napoletani, mi rivolgo a voi. Ascoltiamo le parole del nostro allenatore e interpretiamole nel giusto modo. Restiamo compatti ed uniti e soltanto così saremo realmente "i favoriti".