Città della scienza e i debiti di 13 milioni
Botta e risposta, colpo su colpo, corpo a corpo: ormai la Fondazione Idis-Città della Scienza è un campo di battaglia tra Assemblea dei soci, Cda e il presidente Vittorio Silvestrini, con in mezzo la Regione da dove iniziano ad arrivare segnali di forte impazienza e tutti nei confronti di Silvestrini, il fondatore dell’ente.
Proprio durante questa settimana Silvestrini è stato messo in mora dal collegio sindacale composto dal presidente Sergio Cairone e dai membri Gaetano Cuccurullo e Salvatore Tramontano. Tutti ormai minacciano di procedere per vie legali. Uno stop a Silvestrini che arriva - non a caso – immediatamente prima della convocazione fatta dallo stesso professore dell’Assemblea dei soci nella quale sono stati comunicati i dati finanziari di Città della scienza.
Idis ha crediti per circa 10 milioni di euro, ma i debiti sono molti di più: arrivano a 23 milioni, evidenziando dunque uno squilibrio finanziario di 13 milioni di euro. Di più: il bilancio 2016 si è chiuso con una perdita di 2 milioni, quello del 2017 ha un andamento negativo, con oltre 1 milione e mezzo di perdita "e tende a peggiorare". Dati sufficienti a far capire che non c’è futuro per i lavoratori di Città della Scienza. E accusano della crisi le "beghe tutte interne alla Fondazione". Dove una lotta intestina senza esclusione di colpi oppone il presidente e fondatore di Città della Scienza, Vittorio Silvestrini, al suo ex braccio destro Vincenzo Lipardi ed al vicepresidente Adriano Giannola, nonché a parte del consiglio di amministrazione. Intanto la Regione non solo non ha preso parte all’assemblea, non inviando il suo rappresentante, ma non ha fatto nemmeno sapere se l'ipotesi di statuto portato in assemblea da Silvestrini, che attribuisce a Santa Lucia un potere decisamente maggiore, è condivisa dal governatore De Luca.