Imprenditoria e recupero delle terre del Sud: nuove opportunità per i giovani
Il 27 novembre si è tenuto a Napoli un incontro per lanciare le nuove misure del Governo a favore dei giovani meridionali. In particolare, si tratta delle misure "Resto al Sud" e "Banca delle terre”, presentante durante un evento promosso dal Ministro per la Coesione territoriale e il Mezzogiorno, Claudio De Vincenti, che ha dichiarato: «Puntiamo a dare occupazione a 100 mila giovani in tre anni».
I lavori sono stati aperti anche dal Ministro delle Politiche Agricole, Maurizio Martina, dal Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, e dal Sindaco di Napoli, Luigi De Magistris. Dopo l’intervento di Domenico Arcuri, Amministratore delegato di Invitalia, sono seguite le testimonianze di imprenditori finanziati con le agevolazioni gestite dall’Agenzia e due tavole rotonde, dedicate alle due misure, con la partecipazione di esperti, economisti, esponenti del mondo dell'associazionismo e del terzo settore.
La misura "Resto al Sud" si indirizza agli under 35, con uno stanziamento di 1,25 miliardi di euro per sostenere la nascita di nuove attività imprenditoriali avviate dai giovani delle regioni del Mezzogiorno. “Resto al Sud” prevede un finanziamento fino a 40 mila euro per ciascun richiedente con una quota a fondo perduto del 35%, garantita da Invitalia, ed il restante 65% attraverso un prestito a tasso zero da restituire in 8 anni.
L’altra misura, la “Banca delle terre”, prevede un contratto di concessione per quanto riguarda i terreni pubblici dei comuni e un contratto di affitto nel caso di terreni privati. Tutto regolato nel canone e della durata che sarà di nove anni rinnovabili. Si tratta, secondo De Vincenti, di «misure importanti e necessarie, perché noi puntiamo sul Mezzogiorno». Questa misura, per la quale la collaborazione dei comuni è fondamentale, mira a favorire la valorizzazione di terreni abbandonati e di aree edificate o altri immobili abbandonati nelle regioni meridionali. Infatti, una volta individuate queste aree abbandonate, i comuni dovranno metterli a bando rendendoli disponibili ai giovani che vorranno avviarvi attività di impresa.
Gianluca Callipo, coordinatore nazionale di Anci Giovani, il ramo dell’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani che raggruppa gli amministratori under 35, ritiene che «gli incentivi della misura “Resto al Sud” e la Banca dati delle terre abbandonate sono due strumenti concreti con cui creare nuove opportunità imprenditoriali per i giovani meridionali e contrastare lo spopolamento delle aree interne. Come Anci e come giovani amministratori, ci impegneremo per la loro diffusione ed utilizzo presso le nostre comunità». Si tratta in definitiva di due strumenti molto utili che «pur non risolvendo i problemi dell’occupazione giovanile al Sud, possono dare un sostegno molto importante, specie nella valorizzazione delle aree interne tema che è al centro dell’agenda portata avanti in questi anni dall’Anci».