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Vaccini, tra scienza e conoscenza

Scritto da Angela Pascale Il . Inserito in A gamba tesa

vaccino

Il tanto dibattuto tema dei vaccini e la neo introdotta obbligatorietà degli stessi, trova oggi spazio su Qdn attraverso l’intervista al Dott. Antonio D’Avino, pediatra e segretario provinciale di FIMP (Federazione Italiana Medici Pediatri).

Tale intervista riassume, al contempo, anche quanto sostenuto dal Dott. D’Avino, poche settimane fa, in un incontro organizzato dalla nostra associazione Qualcosa di Napoli sul medesimo argomento a cui hanno preso parte anche il Presidente dell’Ordine dei Medici di Napoli, Dott. Silvestro Scotti e l’On. Leonardo Impegno.

Veniamo quindi all’intervista.

Dopo il DL Lorenzin molte sono state le polemiche sulla rinnovata ed allargata obbligatorietà dei vaccini. In particolare, se ne è contestata la mancata libera scelta e si è parlato di una presunta pericolosità. Cosa ne pensa? Le paure sono fondate?
Per quanto riguarda la mancata libera scelta occorre considerare che, per il razionale della legge, il bene ultimo sia quello della sanità pubblica e non solamente quello del singolo individuo da immunizzare. Questo significa che la libera scelta del genitore non può in nessuna misura mettere in pericolo la salute dei bambini che non si possono vaccinare per malattie che controindicano le vaccinazioni, quali ad esempio quelle che deprimono il sistema immunitario. La pericolosità dei vaccini è una fake news perché oggi non esistono evidenze scientifiche che dimostrino la validità di questa affermazione.

Crede si potesse affrontare il tema con un metodo diverso?
Alla luce della situazione attuale, a mio avviso, non era possibile adottare una strategia diversa. Quest’ultima è stata dettata dalla necessità di trovare dei correttivi che ci consentissero in tempi brevi di aumentare le percentuali di bambini vaccinati.

Cosa ne pensa quando personaggi, di influenza nazionale come Travaglio, o politici come quelli del M5S si dichiarano per la libera scelta, minimizzando, o addirittura condannando il decreto?
Nessun politico dovrebbe utilizzare in maniera strumentale un argomento così importante per la salute pubblica per fini elettorali. Quando ascolto dei politici non medici parlare senza alcuna cognizione scientifica delle tematiche vaccinali, mi viene da sorridere e penso con tristezza a quante sciocchezze dicano pur di aumentare il loro consenso.

Quando non è opportuno, o possibile, vaccinare un bambino? Che rischi corrono questi bambini?
Le controindicazioni assolute alla vaccinazione di un bambino sono davvero rare e nella maggior parte dei casi i bambini corrono sicuramente più “rischi” di complicanze ad entrare in contatto con il virus o il batterio, responsabili della malattia

Chi sono i No-Vax secondo lei? Come superare il muro di diffidenza tra Pro-Vax e No-Vax? Perché centinaia di persone comuni hanno smesso di fidarsi della scienza?
Penso che i no-vax siano nella maggior parte delle dei casi persone come noi che sono state informate in maniera non corretta e che non accettano il confronto che si deve necessariamente basare sulle evidenze scientifiche della letteratura internazionale. Sanno di non avere dei dati scientifici che suffragano le loro teorie e portano avanti sempre gli stessi argomenti e le stesse convinzioni (che nulla hanno di Evidence Based Medicine) per asserire le loro teorie.

Quanti tra i genitori dei suoi assistiti nel corso nell’anno appena passato hanno rifiutato di vaccinare i propri bambini? È riuscito a convincerli?
Nella mia esperienza quotidiana è sufficiente dare una corretta informazione sui tantissimi benefici e sui pochissimi rischi dei vaccini per suggerire ai genitori qual è l’atteggiamento più utile a tutelare la salute del proprio figlio. Dopo esaustive discussioni, nella stragrande maggioranza dei casi i genitori si affidano al loro pediatra, convinti che in scienza e coscienza egli indichi la migliore maniera per evitare che i propri figli crescano in pieno benessere psico-fisico.