Personale di Paula Kamps allo spazio NEA: "Transit Papers – Aftermath of an Ideal’s Removal"
Inaugurata lo scorso 21 aprile nello spazio NEA di Napoli, la personale di Paula Kamps, “Transit Papers – Aftermath of an Ideal’s Removal”, prima esposizione napoletana dell’artista di Colonia e visitabile fino al prossimo 31 maggio, si presenta come una raccolta di opere dedicate alla trasparenza, un velo sottile che separa l’immaginario dalla realtà.
La serie di lavori presentati mette in luce tutto lo studio artistico della Kamps, non rappresentano la fine delle sue ricerche, ma costituiscono un’alternativa ai lavori classici, sebbene l’influenza di alcuni grandi artisti, quali Houghton, Steiner, Kandinsky e Morandi, sia estremamente visibile.
Il processo lavorativo, generalmente, consiste nel suddividere la superficie di supporto dando vita a campi di colore. Questo tipo di operazione consente di creare un velo sottilissimo tra ciò che è visibile e ciò che non lo è. Combinando insieme varie tecniche, come la serigrafia, l’inchiostro e l’acquerello, Paula Kamps dà vita ad opere uniche ed originali realizzate con l’intento di esaltare la trasparenza, attraverso la diluizione dei diversi materiali.
Eppure, nonostante tutte queste sovrapposizioni, la capacità di nascondere o coprire gli errori è limitata e le immagini rimangono in continua ambivalenza tra i piani di profondità. I segni e le figure si compenetrano e la prospettiva risulta essere solo apparente. Lo stesso effetto della luminosità è una conseguenza del colore che si deposita sulla carta. I giochi creati da colori e acqua, grazie all’uso degli acquerelli, lascio ampio spazio all’immaginazione dello spettatore.
Nonostante la giovane età, l’artista, classe ’90, ha mostrato un temperamento artistico forte e determinato, affrontando i temi sociali in cui viviamo e soffermandosi sul sottile filo di separazione tra realtà in cui viviamo e realtà in cui vorremmo vivere.