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Grassland: le praterie montane del parco nazionale del cilento, vallo di Diano e Alburni

Scritto da Francesca Ciampa Il . Inserito in Mostre

vallo di diano

La mostra fotografica “Grassland” è un progetto nato sulla volontà di immortalare le praterie del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. Sarà possibile visitare la mostra fino al 30 Giugno presso il Real Museo Mineralogico e Zoologico. L’evento rientra tra le manifestazioni organizzate dalla Regione Campania nate per celebrare il Natura Day.

La mostra nasce in collaborazione con l’Università Federico II di Napoli, la Regione Campania e l’Ente Parco Nazionale del Cilento VDA, a cura dell’IGF Onlus. L’ingresso sarà gratuito per tutti gli studenti universitari, gli under 5 e gli over 70. Per tutti gli altri sarà di 1,50 euro per i ragazzi, 2,50 euro per gli adulti e 5,00 euro per le famiglie. Le praterie montane costituiscono un vero e proprio habitat Mediterraneo, nato e tutelato nel corso del tempo dall’attività rurale dell’uomo. Questo piccolo ecosistema millenario consente la sopravvivenza di svariate specie animali e vegetali, che hanno consentito la protezione del sito per l’eccezionale biodiversità tramite la Direttiva Europea “Habitat”.

L’autore della mostra, il fotografo Gabriele de Filippo, è un freelance napoletano che ha affrontato durante la sua carriera il tema sociale del rapporto uomo/natura. Aspirazione che lo ha portato a collaborare con diverse organizzazioni no-profit ed Enti pubblici per delle campagne di sensibilizzazione.

Le fotografie esposte in occasione della mostra sono state riprese da un progetto in cui l’autore esprime il proprio personale punto di vista sul paesaggio. I “frame” spaziano dai dettagli naturali come i piccoli fiori, la fauna, gli animali al pascolo fino a giungere ai grandi paesaggi della zona.

La mostra rientra perfettamente in questo quadro storico, in cui l’attenzione per la salvaguardia dell’ambiente risulta essere essenziale: l’uomo deve ritornare a considerarsi parte di un sistema ambientale. L’attività umana deve essere dirottata verso la volontà di tutela dell’ecosistema abbandonando l’idea di dover controllare e sottomettere la natura.