Il primo Mondiale nell'Europa orientale
Once upon a time... la Cecoslovacchia, nel 1990 seconda classificata alle spalle dell'Italia nel girone A. Gli uomini di Jozef Vengols (papà di Juraj, agente di Hamsik) si arresero nei Quarti ai tedeschi, solo al rigore di Matthaus. Era ancora la Nazionale della Repubblica Federale, ma mancava davvero poco per la riunificazione.
Quella partita si disputò il 1 luglio a Milano: quando entrava in vigore il trattato dell'Unione economica, sociale e monetaria tra le due Germanie (parità tra marco occidentale e orientale). Nella storia iridata la Cecoslovacchia si classificò due volte sulla piazza d'onore, sbloccando il risultato in entrambe le occasioni. Se ottantaquattro anni fa non avesse eliminato i tedeschi, avrebbe disputato la finale per il terzo posto allo stadio Partenopeo (Rione Luzzatti).
E il 3 luglio '90 a Fuorigrotta di fronte agli azzurri poteva esserci la Jugoslavia, venti giorni dopo il successo dell'Argentina sull'Unione Sovietica.
Il 5 giugno 1994 il San Paolo ha ospitato la 'Partita del cuore', dedicata -anche- alla popolazione bosniaca devastata dalla guerra.