La Soap Opera del calciomercato 2018 è targata Marek Hamsik
Ci sono dodici milioni di buoni motivi (ma anche di euro) per decidere di chiudere la propria carriera in Cina, soprattutto quando s’è annusata un’aria nuova e s’è intuito che forse sta scadendo il proprio tempo: Zielinski ha smesso di essere una riserva da un bel po’, ha ormai tutte le carte per lasciarlo in panchina, e Fabian Ruiz, che ha ventidue anni, non casualmente è stato il primo centrocampista avvicinato seriamente da Giuntoli.
La successione è in fase di allestimento, manca soltanto il sì del Presidente. Ci sono, all’orizzonte, in quell’Oriente disgustosamente ricco, almeno tre soluzioni tra le quali Hamsik può scegliere e però esistono anche principi economico-finanziari ai quali il Napoli non può sottrarsi: se ne può parlare, eccome, dinnanzi ad una ragionevole offerta, magari non i trenta milioni di cui s’è avuto percezione all’inizio delle danze. Siamo praticamente alla fase successiva, quella del distacco doloroso da entrambe le parti ma che si vuol anestetizzare al massimo: i sentimenti hanno un ruolo, pesano per entrambi, ma la vita a volte impone scelte anche fastidiose ma inderogabili, dinnanzi alle quali bisogna piegarsi. E pare proprio che sia il caso di Marek Hamsik, volto del Napoli di De Laurentis dal 2007, un giocatore che comunque vadano le cose, resterà per sempre nella storia di questo club e nei cuori di tutti i tifosi napoletani.