Napoli D'Arte: La Personale di Mimma Russo
La personale di Mimma Russo sarà visitabile fino al 3 Settembre presso il Museo del Novecento di Castel Sant’Elmo. La mostra è stata realizzata dal Polo museale della Campania in collaborazione con lo Studio Trisorio. Questa sezione artistica trova piena collocazione della serie di approfondimenti che il Musea è solito dedicare ai maestri della collezione. A tal fine vengono presentate le loro produzioni più recenti che vengono poi donate al Museo alla fine della mostra artistica.
Mimma Russo è stata protagonista insieme ad altri grandi artisti di numerose mostre collettive in Italia e all’estero, come quelle dell’ X Quadriennale d’Arte “La Nuova Generazione”, ”; International Experimental Art-Exhibition, Budapest , Palazzo delle Esposizioni, Roma; XXXII Mostra Internazionale “Premio Michetti”.
Non è la prima volta che offre le sue opere alla città partenopea, basti ricordare che per il Giubileo del 2000 ha realizzato un’installazione permanente presso il Santuario della Madonna dell’Arco a Napoli.
Inoltre è stata anche scenografa per spettacoli teatrali e per telefilm prodotti dalla RAI-TV. I suoi lavori sono entrati a far parte delle collezioni di tutto il mondo come quella dell’Het Museum voor Schoene-Kunsten a Gand oppure dell’ International Concrete Poetry Collection ad Oxford. Le sue opere sono note anche in America, infatti sono presenti nel The Poetic Collection a Buffalo e nel Tyringham Institute in Massachussets.
Le opere esposte sono circa otto sculture inedite, che l’artista ha realizzato tra il 2013 e il 2018. Gli elementi inediti di questa produzione vanno riscontrati nell’uso di materiali quali l’acciaio e il vetro. Le peculiarità dei tratti distintivi della produzione di Mimma Russo sono individuabili nel rigore compositivo e dell’uso spasmodico del colore nero.
Il colore nero, che ottiene in maniera sempre differente, è frutto di una serie di sperimentazioni sul vantablack, la sostanza che assorbe fino al 99% delle radiazioni luminose e per questo è definita la più scura esistente. Queste ricerche generato superfici con diverse tonalità che risultano essere talvolta riflettenti, altre volte traslucide o specchiate. Il fine ultimo è ritrovare quel senso di profondità oscura, la tridimensionalità nascosta dalla contrapposizione del colore matto preponderante.
L’opera magistrale dell’artista è collocata nel fossato di Castel Sant’Elmo, la scultura in acciaio e ferro è stata ideata in relazione agli spazi del luogo. E’ la chiave di apertura della mostra, che sbalordisce il fruitore e lo incuriosisce a visitare il museo. Per tale motivo tale statua entrerà a far parte della collezione permanente del Novecento alla fine della mostra.