Un francese a Napoli
''Nelle sere d'ottobre ci ritroveremo avvolti nel profumo del mare'', cantano i Nomadi. Le acque di Marsiglia e quelle di Napoli: nel 1994 dall'Olympique arrivava a Campi Flegrei Alain Boghossian. Nato il 27 ottobre 1970 (due giorni dopo la prima rete nei campionati in maglia partenopea di Angelo Sormani), in Campania è rimasto tre stagioni.
Sfiorando una Coppa Italia: la notte del 26 febbraio 1997 a Fuorigrotta realizzò il rigore decisivo nella semifinale di ritorno della coccarda tricolore, quando il 'Ciuccio' eliminò l'Inter. Avrebbe desiderato tanto desiderato lasciare Napoli con quel trofeo, prima del trasferimento alla Sampdoria. Un solo anno in Liguria, quello antecedente la sedicesima rassegna iridata: cinque gare -una da titolare- nel Mondiale d'Oltralpe, compresa la finalissima. Il commissario tecnico di quella Francia aveva esordito (dopo aver fatto da vice a Gérard Houllier) alla guida dei 'Bleus' al San Paolo, nell'amichevole con l'Italia del 16 febbraio '94. Per Aimé Jacquet quello stadio significa anche l'ultima volta in una competizione europea alla guida di un club, con il suo Bordeaux eliminato negli Ottavi di Coppa Uefa dalla squadra di Ottavio Bianchi (il 7 dicembre 1988).
Quando ventiquattro anni fa Boghossian si trasferiva a Napoli, Didier Deschamps approdava sulla sponda bianconera del Po: ma un infortunio costrinse l'ex capitano dell'Olympique Marsiglia a rinviare l'esordio in Serie A (aveva invece debuttato in Coppa Italia). In Juventus-Napoli del 19 febbraio 1995.