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Gianmarco Menga: "Mi aspetto un grande colpo del Napoli"

Scritto da Andrea Esposito Il . Inserito in Il Pallonetto

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Il giovane volto di Sport Mediaset si racconta in una lunga intervista esclusiva per QdN. Dai primi passi in Abbruzzo sino all’approdo nelle case degli italiani, passando per il suo libro “Sportivamente D’Annunzio”.

Il volto nuovo del giornalismo sportivo ha un nome ed un cognome: Giammarco Menga. Il giovane Aquilano ha fatto molta strada per arrivare a raccontare il calciomercato sulle reti Mediaset. I primi passi nella sua amata terra, l’Abbruzzo, gli studi e la passione mai sopita per il giornalismo. Tutto questo ha fatto di lui uno dei giovani giornalisti sportivi più apprezzati del panorama italiano. Buona lettura.

Com'è nata la tua passione per il giornalismo? Cosa ti ha portato a voler essere un giornalista?
“E’ stato amore a prima vista, da bambino ho sempre giocato con la telecamera. Ho avuto la possibilità di coltivare questa mia grande passione, partecipando a soli 10 anni a trasmissioni sportive nella mia città, L’Aquila. Terminato il liceo, ho intrapreso il mio percorso di studi letterari alla Sapienza di Roma e nello stesso tempo, ho iniziato il mio percorso lavorativo nelle tv locali in Abruzzo. E’ stato fondamentale abbinare lo studio alla pratica per migliorare giorno dopo giorno”.

"Sportivamente D'Annunzio" è il tuo libro. Raccontaci com'è nato?
“Mi sono avvicinato al Vate per preparare la tesi di laurea in letteratura e giornalismo. Approfondendo gli studi, ho scoperto il suo forte legame con lo sport e con il giornalismo sportivo. Da lì ho deciso di scrivere un saggio sull’argomento, visitando i suoi luoghi simbolo alla ricerca di materiale inedito che ho utilizzato anche per realizzare un documentario abbinato al libro”.

Da L'Aquila agli studi di Mediaset Premium la strada è lunga. Ci sono stati dei momenti di scoramento? Se sì come li hai superati?
“E’ stato ed è ancora un percorso lungo e tortuoso, ma l’importante è come si affrontano gli ostacoli. Ho avuto momenti di scoramento, ma la mia famiglia a cui sono legatissimo mi ha sempre supportato per incoraggiarmi ad andare avanti. Li ringrazierò sempre per quello che mi hanno dato e continuano a darmi”.

Tornando un po' all'attualità, il Mondiale russo è appena terminato. Credi che il risultato finale sia stato giusto? E cosa credi ci abbia insegnato questa rassegna iridata?
“Questo mondiale ci ha dato conferma dell’imprevedibilità e della bellezza del calcio che unisce culture e tradizioni. E’ stato il mondiale delle sorprese. Mi sarebbe piaciuto che vincesse la Croazia a coronamento di un percorso straordinario e di una grande qualità nel gioco. Però nel complesso la Francia ha meritato di vincere, soprattutto grazie ad un gruppo di giovani campioni che avranno ancora da dare molto al calcio internazionale".

Questo calciomercato ha riportato la Serie A sotto i riflettori mondiali: il Napoli con il ritorno di Mr Ancelotti e la Juve con il colpo del secolo CR7. Come giudichi queste manovre?
“E’ stata l’estate che ha permesso di far tornare la serie A al centro delle attenzioni, grazie all’arrivo di due top. Ancelotti sulla panchina del Napoli e Cr7 alla Juve. Sono manovre che uniscono la componente tecnica al marketing e credo che questo faccia bene a tutto il calcio italiano”.
Da oggi alla fine del mercato ti aspetti altre trattative importanti? “Sì, mi aspetto un grande colpo del Napoli, delle uscite importanti alla Juve e un ultimo tassello importante alla Roma una volta che si monetizzerà con le cessioni a partire da quella imminente di Alisson”.