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“La Bottega di Grossi – Violenza su Caravaggio”: la rivisitazione dei lavori di un artista immortale

Scritto da Felicia Trinchese Il . Inserito in Mostre

TRINCHESE COPERTINA

Uno dei modus operandi più diffusi negli ultimi tempi è quello di rivisitare i capolavori di altri artisti e renderli propri. Lo abbiamo visto nel mondo del cinema, lo abbiamo notato nei ritorni di fiamma nella moda, non è un caso che sia stata attutata questa tecnica nel campo artistico. “Vandali!” venivano chiamati coloro che “rovinavano” le opere classiche. Poco apprezzata fu la riproduzione del capolavoro di Leonardo da Vinci, “La Gioconda” del 1919 in cui Duchamp disegnò sacrilegamente dei baffi sul volto della donna.

Oggi è Luigi Grossi a riesaminare le opere di un grande artista, il Caravaggio. La sua personale, “La Bottega di Grossi – Violenza su Caravaggio”, sarà ospitata fino al prossimo 13 settembre allo Studio49VideoArte, di cui è direttore artistico, di Napoli, sito nel cuore della città, nei Quartieri Spagnoli. L’esposizione mostra il coraggio di un artista contemporaneo che si misura con un genio ribelle dal fascino incontaminato, la personale lettura di un artista immortale.

Le opere esposte mostrano delle vere e proprie modificazioni rispetto a quelle originali, che a prima vista risultano immediate e puramente figurative. Tuttavia dietro gli interventi di Grossi su Caravaggio si celano interrogativi irrisolti di tutto un percorso di crescita artistico. Grossi sottrae Caravaggio dal suo tempo e lo catapulta nel nostro, in quello contemporaneo, in una realtà traumatica dove, per sopravvivere, bisogna subirla.

TRINCHESE INTERNO

Il lungo processo di rivisitazione delle opere è sia creativo che tecnico al tempo stesso. Dapprima viene stampata in grandi dimensioni la foto del dipinto originale e poi la si applica su un piano di plexi. A quel punto interviene il genio creativo, prima per sottrazione e poi per aggregazione. In corso d’opera è possibile che il progetto iniziale venga accantonato per lasciare spazio a nuove idee, così le varianti risultano imprevedibili. Una volta terminato l’intervento, si rifotografa la nuova versione e poi va nuovamente ristampata.

“La Bottega di Grossi – Violenza su Caravaggio”, mostra a cura di Ilaria Sabatino e Serafina Gruosso, accompagnata da un testo di Nino d’Antonio, espone i lavori di un dissacratore posto, negli anni, al centro di giudizi contrastanti. Pochi sono riusciti a comprendere la sua creatività fino in fondo, soprattutto se non si è seguito il suo cammino pittorico. Molto bene lo ha apprezzato, però, il filosofo Aldo Masullo che ha dedicato più di qualche saggio alla pittura di Luigi Grossi definendolo come “affamato di vedere il non ancora visto”.