“Siamo quasi pronti!”
Questa è la frase detta da Carlo Ancelotti al termine della partita all’Olimpico di Torino contro i granata, vinta con il risultato di 3-1 (4’ Insigne, 20’ Verdi, 51’ Belotti, 59’ Insigne) a favore della squadra partenopea, sfoggiando una grande prestazione.
Un grande Napoli quello visto all’Olimpico di Torino, più solido rispetto a quello mostrato nelle precedenti apparizioni. È proprio questo il valore ricercato da Carlo Ancelotti: “La solidità.”
Pian piano si intravede quanto buono ha da offrire il nuovo allenatore, mettendo in campo un Napoli tatticamente imprevedibile con cambi di modulo molto frequenti, d’altronde, l’essere polivalente è un attributo che ha sempre contraddistinto l’allenatore Italiano.
Dal 4-3-3 al 4-2-3-1, dal 4-2-3-1 al 4-4-2, per finire al 4-4-1-1, moduli cambiati a seconda delle esigenze della squadra in quel determinato momento della partita, alternando momenti di pressione alta a momenti di contenimento, momenti di palleggio corto a momenti di lanci in profondità, è questa l’imprevedibilità che vuole Carlo Ancelotti, senza mai far mancare quelle che sono le qualità individuali della squadra, come ad esempio Lorenzo Insigne. Giocatore che il neo-allenatore ha deciso di posizionare più in prossimità dell’area così da esaltare la tecnica del campione di Frattamaggiore, vera forza del Napoli.
Un Napoli che pur non mostrando la stessa fame della passata stagione, mostra bensì intelligenza, quella facoltà di poter leggere i momenti della partita, proprio come vuole Carlo Ancelotti, senza però dimenticare quanto buono si è fatto nelle passate stagioni soprattutto per quanto riguarda il gioco espresso in campo.
Una combinazione di elementi che se amalgamati nel modo giusto possono essere letali, tanto da fare impazzire di gioia i tifosi partenopei.