Verso Juventus - Napoli
Scrivi Juventus-Napoli e pensi subito a Gonzalo Higuain. Aveva quattro mesi e una settimana l'argentino il 17 aprile 1988, quando i partenopei vennero sconfitti al Comunale. Il vice allenatore era Domenico Casati, il quale da calciatore ha indossato la casacca della Vecchia Signora -due volte- nel campionato antecedente il Mondiale in Cile.
La stagione 1994-'95 invece è stata l'ultima 'intera' di Ottavio Bianchi su una panchina (quella dell'Inter). Nella prima annata a Villar Perosa di Didier Deschamps, il quale ha esordito nella massima serie il 19 febbraio: contro il Napoli sconfitto di misura al Delle Alpi dalla Juventus degli ex Lippi, Ferrara, Fusi (anche se Luca rimase in panchina). Ciro aveva otto anni quando Savoldi si trasferì a 'Città nuova': il Bologna si era accordato con la dirigenza bianconera, inserendo nella trattativa Pietro Anastasi. Ma il trasferimento a Villar Perosa saltò perché la partenza del bomber siciliano avrebbe creato contestazioni della tifoseria. Juventus-Napoli è una partita speciale per Beppe, considerato che il compianto fratello Gianluigi indossò la casacca della Vecchia Signora.
Se ventotto mesi fa il 'Pipita' ha stabilito il record di reti nella storia della A, Antonio Vojak è il miglior marcatore del Napoli nella massima serie (esclusi i tornei di Divisione Nazionale). Approdò a 'Città nuova' nel 1929, dalla sponda bianconera del Po. Un giocatore completo che nel libro 'La Juventus dalla A alla Z' Claudio Moretti -tra gli autori di 'Sfide'- definisce così: ''Può essere iscritto a buon titolo quale primo prototipo di centrocampista juventino, grazie al mirabile lavoro di raccordo fra il reparto avanzato e quello di retroguardia che il pioniere bianconero svolgeva infaticabilmente. In assenza della parola centrocampista, si dovette definirlo mezzala, ma il suo gioco fu in tutto e per tutto da precursore del ruolo''. Anche Michele Padovano ha indossato entrambe le maglie. Uno dei rigoristi nella notte romana del 22 maggio 1996. Come Ciro Ferrara.